“Io non c’entro niente”: il proprietario della fabbrica esplosa a Ercolano sui 3 ragazzi morti


Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 38enne indagato per l’esplosione della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio ad Ercolano, che ha provocato la morte di 3 ragazzi, sottolineando di non essere minimamente coinvolto nella vicenda.

Esplosione Ercolano, il proprietario della fabbrica: “Non c’entro”

Indagato con l’accusa di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e capolarato, P.P., proprietario dello stabile esploso ad Ercolano, ha rilasciato dichiarazioni spontanee al gip. “Io non c’entro niente” – avrebbe dichiarato, come rende noto l’Ansa, ritenendosi estraneo ai fatti.

Nell’ambito delle indagini dello scoppio avvenuto nell’abitazione adibita a fabbrica abusiva di via Patacca è stato emesso un provvedimento di fermo nei confronti dell’uomo. Per l’accaduto è indagata anche l’ex compagna del 38enne, nonché madre della figlia 13enne formalmente proprietaria della struttura dove si è consumata la tragedia.

Nell’esplosione hanno perso la vita tre giovanissimi: il 18enne Samuel Tafciu e le sorelle gemelle di 26 anni Aurora e Sara Esposito. Stando agli ultimi aggiornamenti pare che il ragazzo si occupasse della parte più pericolosa del lavoro, per 250 euro settimanali, e l’esplosione probabilmente è partita proprio nella zona dove si trovava lui. Questo spiegherebbe il ritrovamento del corpo a diversi metri di distanza dal luogo della tragedia, forse sbalzato dalla potenza dell’esplosione.

Aurora e Sara, invece, si occupavano del confezionamento dei cosiddetti botti. Stando al racconto della sorella maggiore erano mesi che entrambe si dedicavano a questa mansione, lavorando anche in casa. Samuel lascia una moglie di 17 anni e una bimba di soli 5 mesi. Anche Aurora era mamma di una bambina di 5 anni.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI