Le numerose aggressioni avvenute a Napoli sui mezzi di trasporto pubblico, hanno imposto ai vertici delle aziende di correre ai ripari. Tra le misure adottate ce n’è una, in via di sperimentazione, partita ieri: la creazione di una cabina blindata all’interno dei mezzi, per proteggere i conducenti.
Il primo prototipo di autobus dotato di cabina antiaggressione è stato presentato dalla flotta Ctp, ed è stato “donato” dall’azienda stessa che lo ha prodotto. La cabina è blindata, ha una porta con maniglione che permette l’apertura a spinta ma che non può essere aperta dall’esterno. Al suo interno, inoltre, un collegamento diretto con le forze dell’ordine, un estintore e una rete wifi che consente l’aggiornamento in tempo reale con la centrale.
Ogni cabina, però, ha un costo elevato (1.100 euro), per cui si cercando fondi per finanziarle e per darle in dotazione al maggior numero di veicoli, soprattutto quelli che percorrono tratte a rischio. Anche Anm sta studiando l’idea.
Intanto, sempre sulla scia della prevenzione, è stata ideata un’altra iniziativa contro le aggressioni: dei corsi di autodifesa a cui potranno partecipare, volontariamente, tutti gli autisti.
LA CABINA
