Scandalo Pascale: il “trucco” con cui il primario avrebbe intascato i 10mila euro


Continuano ad emergere nuovi elementi sullo scandalo che ha coinvolto il Pascale di Napoli. Ieri è stato arrestato dalla Guardia di Finanza il primario Francesco Izzo. Sono finite ai domiciliari cinque persone tra cui la moglie di Izzo, Giulia Di Capua, il dirigente amministrativo del Pascale dell’epoca, Elia Abbondante, attuale direttore dell’Asl Napoli 1 Centro, e Mario Argenziano, senior manager della Bayer. Come riportato dall’Ansa questa mattina, la Guardia di Finanza ha portato alla luce le modalità con cui sono passati quei 10mila euro che la una nota casa farmaceutica, tramite il suo informatore Marco Argenziano, elargì ad Izzo, in cambio di una più massiccia prescrizione di farmaco antitumorale.

Durante l’operazione coordinata dai pm Woodcock e Carrano e dal procuratore aggiunto D’Avino, la Guardia di Finanza ha individuato gli estremi del bonifico, da 10mila euro, che Argenziano versa all’associazione “Amici del Pascale”. L’associazione, secondo gli inquirenti, fa direttamente riferimento ad Izzo. E’ quella la somma che, secondo quanto è emerso dalle intercettazioni ambientali, l’informatore farmaceutico offrì al medico. L’associazione era presieduta dal nonno di Izzo, Ferruccio De Lorenzo, ex presidente dell’Ordine dei Medici.


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