Stese a Napoli, le telecamere sono spente. De Luca: “Il Comune non paga le bollette”


Le “stese” di camorra sono sempre più all’ordine del giorno e su queste ha detto la sua anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che non risparmia critiche al sindaco Luigi de Magistris. Il presidente della Regione attacca il primo cittadino sulla questione delle telecamere di videosorveglianza spente nel Rione Sanità, utili in materia di sicurezza: “L’accordo era che la Regione desse una mano al Comune di Napoli ma e’ evidente che la manutenzione bisogna garantirla, almeno il pagamento della corrente all’Enel deve essere fatto dal Comune e quindi mi permetto di sollecitare l’amministrazione comunale a seguire con puntualità questo tema”.

Le telecamere sono alla base del controllo del territorio, per De Luca, scoraggiando “anche gli episodi di micro-delinquenza“. Un tema centrale, quello della sicurezza, che a sua volta tocca altre criticità: i parcheggiatori abusivi, l’organizzazione dei vigili nei quartieri, il coordinamento delle forze dell’ordine. “Nessuna tolleranza – spiega De Luca – nei confronti dei fenomeni di microdelinquenza, bisogna spiegare a tutti che non si fanno ‘ammuine’ , occupazioni abusive, aggressioni quando si fanno le manifestazioni, bisogna creare un clima che favorisca la sicurezza e il rispetto reciproco tra le persone. Nelle realtà in cui ognuno fa quel che gli pare e piace la democrazia non funziona”.

Parole che non hanno bisogno di interpretazioni e che rimandano ad una questione, quelle delle telecamere alla Sanità, già denunciata qualche giorno fa, via social, dal consigliere regionale del PD, Antonio Marciano. Il consigliere ha portato alla luce una lettera partita dalla Prefettura, dove si evincono le responsabilità che ricadono su Palazzo San Giacomo: “Il 24 agosto ultimo scorso la Questura ha comunicato che il sistema di videosorveglianza ubicato nel quartiere Sanità non risulta funzionante. Da contatti intercorsi con l’Enel è emerso che la ditta installatrice dell’impianto, a decorrere dallo scorso luglio, ha operato la disdetta del contratto di fornitura che avrebbe dovuto essere volturato da parte del Comune di Napoli, in attuazione degli impegni assunti relativi agli oneri di alimentazione elettrica del sistema ai sensi dell’articolo 4 del protocollo d’intesa per la gestione dei sistemi di videosorveglianza per il Quartiere Sanità della città di Napoli, stipulato in data 28 luglio 2017 presso questa Prefettura“.

In attesa che venga fatta ulteriore chiarezza, si attende ora la risposta di de Magistris (che in mattinata ha attaccato il Governo), ma soprattutto interventi concreti per cercare di arginare il fenomeno delle “stese”: atti intimidatori compiuti, a detta delle forze dell’ordine, da giovanissimi appartenenti a clan nascenti che sfidano senza timori le storiche famiglie.


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