Festa dei Gigli di Barra, Di Maiolo: “La festa ci permette di stare in allegria”
Set 28, 2019 - Martina Napolano
E’ il momento, la Festa dei Gigli è entrata nel vivo e Vesuviolive.it continua a intervistare coloro che prenderanno parte alla kermesse. Questa volta è il turno di Alberto Di Maiolo che canterà per la paranza Amici Miei ‘A Papera’ di Leopoldo Scotti, accompagnato dalla De Sena Band e con i suoi colleghi Christian Prestieri e Paolino Stefanile. Le parole di chi questa festa la vive da anni, l’ultima di una serie di interviste realizzate a coloro che cantano sull’obelisco di 25 metri:
– Cosa rappresenta per te la festa dei gigli?
“Oltre ad essere una festa religiosa, per me rappresenta un’occasione di divertimento, un’occorrenza che permette a noi cittadini di riunirci in allegria e con quest’ultima ospitare tante persone di altri paesi“.
– Qual è la festa che ti ha suscitato più emozioni di tutte quelle viste e passate?
“Non posso dire che c’è una festa che mi ha suscitato più emozioni perché per me ogni festa, ogni anno, mi regala nuove impressioni, amicizie e tante soddisfazioni che mediante il mio lavoro ricevo“.
– Da bambino, in passato, avrai avuto un idolo: da quale cantante hai preso spunto per poi intraprendere questa carriera canora?
“Da bambino ho sempre sognato di fare musica, poi ho avuto la fortuna di avere un fratello con la mia stessa passione e, essendo io molto più giovane di lui, cercavo di seguirlo ed esibirmi insieme a lui in varie occasioni. Insomma lui è sempre stato una sorta di “idolo”per me!“.
– Chi ti ha trasmesso questa passione per la festa dei gigli?
“A trasmettermi questa passione è stata principalmente la mia famiglia poiché ogni anno fin da piccolo mi accompagnava a vedere la festa dei gigli“.
– Secondo te cosa ha di magico questa festa per coinvolgere migliaia di persone?
“Quando vengono coinvolte migliaia di persone vuol dire che l’esito è sempre positivo. Quel che ha di magico questa festa è in primis l’affetto e il calore che ci dimostrano le persone, ma anche la complicità che riesco a creare con i miei compagni e con il popolo“.
– Immagino che prima di cantare su un giglio, almeno una volta ci sei stato sotto. Cosa si prova a cullare questo obelisco di legno alto 25 metri?
“Prima di salirvi su, qualche volta ho provato anche a cullarlo e vi assicuro che non c’è bisogno solo di forza fisica ma anche e soprattutto di pura adrenalina“.
– Oltre a te c’è una band musicale su ogni giglio che si esibisce pronta ad accompagnare le tue canzoni e suonare i loro pezzi inediti. Se fossi un musicista quale strumento ti piacerebbe suonare?
“Premetto che la band musicale che ogni anno accompagna le mie canzoni non si smentisce mai, è eccellente. Lo strumento musicale che mi aggrada maggiormente è il violino che, pur essendo difficile, riesce ad emettere suoni meravigliosi che incantano le persone ma si può anche suonare ovunque“.