Coronavirus a Napoli, panificio costretto a chiudere: regalava pane ai bisognosi


L’emergenza Coronavirus ha portato molte attività a dover chiudere a causa dei decreti emessi. Non è il caso dei panifici, che producono un bene di prima necessità, e quindi possono restare aperti. È accaduto, però, che per presunte mancate comunicazioni e presunti errori da parte di terzi, un panificio di Barra, ‘Il Forno dei Sapori‘ è stato costretto a chiudere per 5 giorni, dal 7 aprile al 12 aprile.

Il proprietario del negozio, Michele De Luca, tramite un post su Facebook, ha raccontato cosa è successo e perché è stato costretto a chiudere: “Circa venti giorni fa girava una voce di popolo, nella quale si diceva che era vietata la produzione di biscotteria secca e rosticceria. Nel dubbio, da cittadino ONESTO, sono andato a chiedere verso le 14:30 del pomeriggio sulla questura (il comando, ndr) della polizia municipale di S. Giovanni (zona laghetto) la veridicità di questa cosa! Il poliziotto con cui mi sono confrontato mi ha spiegato che lui non era a conoscenza di nessun decreto che vietasse la produzione di questi prodotti quindi avevo il permesso di vendita. Ritornando al negozio, dopo essermi accertato finalmente della cosa, mi sono messo subito all’opera nella produzione di biscotteria secca e rosticceria“.

Alle ore 18:30, quasi 4 ore dopo, arriva un controllo al negozio, dopo aver trovato in regola le mie tasse e i contratti dei miei dipendenti, vengo incolpato di avere in vetrina biscotti e rosticceria esposti, nonostante esista un DECRETO che lo vieta!!! Ovviamente io cerco di difendermi spiegando che solo 4 ore prima ero stato in questura (al comando, ndr) e che, da parte di un collega, mi era stato dato l’ok di vendita. A questo punto non credendomi sulla parola, come giusto che sia, viene raggiunto questo collega telefonicamente e presentandosi in maniera tempestiva al negozio, si scusa e mi spiega che lui stesso non era a conoscenza di questo divieto, quindi la situazione sembrava fosse stata risolta“.

Oggi 07.04.2020 arriva un comunicato della prefettura di Napoli che ORDINA LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO PER 5 GIORNI (partendo da oggi), a causa della vendita (riferendosi a 20 giorni fa ) di prodotti al momento vietati come da decreto legge. Devo chiedere quindi scusa ai miei clienti per la notizia improvvisa e purtroppo per la mia troppa onestà. Nonostante si cercasse, attraverso l’iniziativa dei panini gratis di aiutare i più bisognosi, ho cercato anche di aiutare i miei dipendenti, perché anche loro hanno famiglia da mantenere, continuando a lavorare. Ora sono costretto a chiudere per un errore che non dipende da me ma dalla mancata, come sempre, informazione tra i dipartimenti di polizia! Come ordinanza apriamo lunedì 13 aprile nonostante la festività“.

Il panettiere, probabilmente, ha torto sotto l’aspetto legale: la legge non ammette ignoranza. Tuttavia, dato come si sono svolti i fatti, forse si poteva essere più clementi perché la giustizia formale non deve tramutarsi in ingiustizia sostanziale.


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