Camorra e pacchi alimentari, Giulio Golia chiede scusa: “Ho sbagliato a comunicare”


Giulio Golia si scusa con tutti coloro che si sono sentiti offesi per il servizio “Le mafie cavalcano il virus”, da egli realizzato per Le Iene, nel quale viene mostrato come la criminalità organizzata stia cercando di inserirsi nel meccanismo di aiuti alla popolazione specialmente al punto di vista alimentare.

Golia è stato molto criticato, in particolar modo da associazioni e cittadini che hanno costituito una rete solidale con lo scopo di aiutare chi ne ha bisogno. Secondo costoro il filmato avrebbe fatto intendere che gli aiuti derivino in massima parte dalle organizzazioni illecite, mentre non è così. Anche l’ex capitano del Napoli, Paolo Cannavaro, pur senza nominare direttamente né il giornalista né la trasmissione ha sbottato raccontando l’impegno di molti calciatori ed amici che, avendo di più, stanno donando di più anche rischiando la propria salute.

Con un video pubblicato su Facebook Giulio Golia si è detto dispaciuto per quanto è accaduto, facendo un passo indietro e affermando che, alla luce delle numerose critiche, evidentemente aveva sbagliato qualcosa nel comunicare il proprio messaggio. Queste le sue parole:

“La scorsa settimana ho realizzato un servizio, “Le mafie cavalcano il virus”, che è stato molto criticato. Molte associazioni, privati che in questo momento si sono adoperati per aiutare le fasce più deboli, cioè la rete sociale che si è mossa a Napoli e che è stata fantastica, si è sentita offesa e io di questo mi dispiaccio molto. In più il sito di Le Iene, quando ha pubblicato il servizio, ha sbagliato la descrizione.

“Sinceramente non lo gestisco io, non me ne ero accorto e non lo sapevo. Il concetto principale è che se in tanti mi avete scritto criticandomi significa che evidentemente ho sbagliato a comunicare quello che volevo comunicare, cioè che se lo Stato in questo momento non si muove repentinamente con degli aiuti concreti, le mafie già si sono organizzate e si stanno organizzando per un futuro ancora peggiore.

“Quindi mi dispiace veramente che in tanti vi siate offesi. La cosa principale è che io sono napoletano e sono orgoglioso di esserlo; leggere sui social minacce, insulti a me e alla mia famiglia, veramente mi dispiace, sono dispiaciuto. Io sono napoletano, sono orgoglioso di esserlo”.


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