Stasera parte l’Eurovision, nel 1965 si tenne a Napoli e cambiarono le regole: chi vinse


C’è grande attesa per questa edizione dell’Eurovisione Song Contest che dopo tanti anni si tiene in Italia, a Torino, grazie alla vittoria lo scorso anno dei Maneskin. Nato nel ’56, l’Eurovision si è tenuto solo altre due volte del nostro paese, a Napoli nel 1965 (l’anno precedente vinse Gigliola Cinguetti con Non ho l’età) e nel 1991 a Roma (dopo la vittoria di Toto Cotugno con Insieme: 1992).

STASERA L’EUROVISION: NEL 1965 SI TENNE A NAPOLI

Cinque le serate della 66esima edizione dell’Eurovision con la finale che si terrà sabato. Per il nostro paese in gara ci sono i vincitori del Festival di Sanremo Mahmood & Blanco ma sono diversi i cantanti italiani che partecipano per altre Nazioni. Da segnalare Achille Lauro per San Marino ed Emma Muscat (ex di Amici) rappresentante di Malta. A condurre Laura Pausini (che omaggerà stasera Raffaella Carrà), Mika e Cattelan.

Il 20 marzo del 1965 l’Eurovision si tenne a Napoli, nella Sala dell’Auditorium Rai, e vide la vittoria del Lussemburgo con la teenager France Gall che presentava una canzone Pop, Poupee De Son. Questo segna una svolta per la competizione canora europea dato che è la prima volta che a vincere è un brano di questo genere. A condurre la serata Renata Mauro. Come è possibile leggere sul sito dell’Eurovision:

L’Italia e la sua emittente nazionale RAI hanno ospitato per la prima volta il concorso di quest’anno. 18 paesi hanno preso parte. Dopo un anno di assenza, la Svezia è tornata alla competizione e l’Irlanda ha debuttato. Belgio, Germania, Finlandia e Spagna hanno tutti segnato zero punti, mentre il Lussemburgo ha vinto per la seconda volta con il controverso Poupee De Cire, Poupee De Son cantato dall’adolescente France Gall. La canzone è diventata un enorme successo in quasi tutti i paesi europei e ha avuto un grande impatto sul tipo di canzoni che hanno partecipato al concorso negli anni successivi.

Il partecipante svedese Ingvar Wixell ha eseguito la sua canzone, originariamente chiamata Annorstädes Vals, in inglese anziché in svedese, mentre tutti gli altri partecipanti hanno cantato nella loro lingua madre. Questo incidente ha portato a una modifica delle regole, il che significa che tutti i partecipanti avrebbero dovuto eseguire le loro canzoni nelle rispettive lingue nazionali. Per la prima volta, l’Eurovision Song Contest è stato trasmesso non solo dalla European Broadcasting Union, ma anche da Intervision, la sua controparte dell’Europa orientale“.

LA MANCATA CANDIDATURA DI NAPOLI

Diciassette sono state le città che si sono candidate ad ospitare questa edizione dell’Eurovision ma tra queste non figurava Napoli. L’allora Assessore alle Politiche Giovanili del Comune, Alessandra Clemente, spiegò l’esclusione così:

Purtroppo, pur vagliando tutte le alternative sul tavolo, non ci sono spazi in città in grado di accogliere una manifestazione di questo tipo”.

Torino poi ha prevalso sulle altre: Bologna, Genova, Firenze, Milano, Roma, Trieste, Alessandria, Matera, Pesaro, Rimini, Viterbo oltre ai comuni di Acireale (Catania), Bertinoro di Romagna (Forlì – Cesena), Jesolo (Venezia), Palazzolo Acreide (Siracusa), Sanremo (Imperia).


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