Whirlpool, ancora proteste a Napoli: gli operai bloccano l’autostrada

Immagine di repertorio


Napoli I lavoratori della ex Whirlpool di via Argine ancora in protesta. Gli operai hanno bloccato lo svincolo dell’autostrada in prossimità dello stabilità, da cui partono le diramazioni verso Salerno e Roma. Per gestire il caos è intervenuta la Prefettura che ha accordato la convocazione di un incontro che si terrà domani mattina. La notizia è rimbalzata sui social attraverso i gruppi gestiti dai lavoratori.

Un vertice al quale prenderanno parte i sindacati, la Regione Campania ed il Comune di Napoli, gli enti pubblici direttamente interessati e coinvolti al fine del ricollocamento dei lavoratori. Lo scopo e la richiesta degli operai consiste nell’avvio della procedura di rilevamento delle aree e riconversione del sito industriale, per garantire agli ex occupati Whirlpool di la continuità occupazionale che chiedono ormai da anni.

Il parere negativo sul progetto di reindustrializzazione

Due mesi fa una brutta notizia per gli operai Whirlpool. Lo scorso agosto l’Adler, la società impegnata nel progetto di reindustrializzazione, aveva inviato una lettera ai dipendenti dove vi era scritto che le risposte sulla compatibilità ambientale dell’area non sono sufficienti per risolvere i problemi emersi. Il progetto di reindustrializzazione fu giudicato di fatto praticamente fallito, ma i 317 operai non hanno perso la speranza.

Il lavoro del Ministero dello Sviluppo Economico è stato inutile, di fatto insufficiente. L’anno scorso il ministro Giancarlo Giorgetti aveva espresso irritazione nei confronti di Whirlpool dopo l’ennesimo tavolo saltato, aggiungendo che bisognava “Ricontattare i soggetti che hanno dato disponibilità in un ambito diverso perché la disponibilità dell’azienda è venuta meno”. Tentativo fallito, anche questo.


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