Pasta cruda a scuola, il Comune dà l’ultimatum alla ditta: 3 giorni di tempo per risolvere i problemi

La lasagna "incriminata": a prima vista sembra cruda


Il caso della scarsa qualità dei pasti della refezione scolastica all’interno di una scuola della seconda Municipalità di Napoli sembra avere trovato una adeguata conclusione.  Questa mattina si è tenuto un incontro tra l’Assessore all’Istruzione del Comune di Napoli, Maura Striano, con la preside, il titolare della ditta che fornisce i pasti e le mamme degli alunni che avevano lamentato dei pasti insufficienti e dalla cottura non adeguata.

Pasta cruda e cibo insufficiente a scuola: la ditta ha ricevuto l’ultimatum dal Comune di Napoli

Sono stati esaminati i vari disservizi lamentati nella refezione scolastica della II Municipalità – fra questi, principalmente, i ritardi nella consegna dei pasti, le porzioni insufficienti ed i livelli di cottura inadeguati – che la ditta si è impegnata a risolvere entro lunedì garantendo, a partire dalla prossima settimana, la fornitura a regime secondo i termini del contratto. Per venerdì prossimo è stato già convocato dall’Assessore un nuovo incontro al fine di valutare i cambiamenti apportati.

Proposti dei cambiamenti al menù

Nel corso dell’incontro l’Assessore Maura Striano si è inoltre soffermata sulla questione dei menù elaborati dall’Asl che, in alcuni casi, non hanno incontrato gradimento da parte dei bambini. “Ho proposto l’istituzione di un tavolo cittadino – spiega l’Assessore Striano – composto da un rappresentate dei soggetti celiaci e da uno dei diabetici, oltre a due genitori per ogni Municipalità. Insieme andremo ad elaborare dei menù condivisi da proporre ai nutrizionisti dell’Asl per incontrare maggior soddisfazione da parte dei bambini e delle famiglie”.


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