Ha dormito per un anno e si è svegliato al Cardarelli: è accusato di abusi su minorenne

L'ospedale Cardarelli


Ha dormito per un anno ed all’improvviso si è svegliato al Cardarelli. È la storia incredibile – raccontata dall’Associazione Antigone – di Ahmed, un 28enne del Pakistan accusato di violenza sessuale ai danni di una ragazza minorenne: l’uomo si sarebbe addormentato per risvegliarsi all’improvviso, ma nel frattempo il processo a suo carico si è continuato a svolgere.

Si è addormentato e non si è più svegliato per un anno

Ahmed è stato bloccato a luglio del 2021 a Fiumicino e l’udienza di convalida dell’arresto si era svolta davanti al gip di Civitavecchia. Il 28enne in quella sede si era dichiarato innocente. Successivamente si è addormentato e non si è più svegliato per un anno all’ospedale Cardarelli di Napoli dove era ricoverato: all’inizio i giudici hanno pensato che stesse fingendo, ed infatti il processo è continuato anche in sua assenza, poiché ritenuto capace di intendere e di volere.

ospedale cardarelli

L’ospedale Cardarelli

I periti nominati dai giudici: avrebbe la sindrome di Ganser

I magistrati hanno basato la propria convinzione su quanto dedotto dai periti che hanno nominato: si tratterebbe di una simulazione riferibile a sindrome di Ganser, che comincia appunto con una simulazione ma poi la malattia diventa reale.

Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone, ha raccontato nel dettaglio: “Alcune settimane fa vi avevamo raccontato la storia di questo ragazzo di 28 anni che ormai da mesi dormiva in un letto del carcere di Regina Coeli. Dormiva sempre. Anche mentre veniva portato alle udienze del suo processo, in una saletta del carcere romano preposta. Dopo la nostra denuncia fu spostato nel centro clinico del carcere di Secondigliano, più grande e attrezzato di quello di Regina Coeli”.

“Nel frattempo eravamo entrati in contatto con un gruppo di medici e ricercatori in neuroscienze di Ucl (University College London) che studia proprio il genere di sindrome di cui il ragazzo sembrava portatore. Abbiamo presentato i neuropsichiatri londinesi – che in maniera straordinaria si sono messi a completa disposizione – alle autorità del carcere, subito pronte a confrontarsi e a condividere le informazioni nella maniera più aperta e competente. Anche l’avvocato ha collaborato aiutando a ricostruire la storia clinica”.

“Dopo circa un mese di permanenza a Secondigliano, l’uomo è stato condotto in una struttura sanitaria esterna, l’ospedale Cardarelli di Napoli. Era quello che auspicavamo fin dall’inizio. Dopo una decina di giorni di ricovero, si è svegliato. Ancora non sappiamo che terapie siano state eseguite e che tipo di presa in carico sia stata portata avanti. I disturbi neurologici funzionali e simili condizioni hanno origini complesse che possono venire disinnescate, come ci spiegavano i ricercatori dell’Ucl, da fattori poco prevedibili. Ma che un uomo di 28 anni sia uscito da una situazione di coma apparente è una buona notizia”.


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