Scampia, al posto delle vele un nuovo Eco-Quartiere: come diventerà

Le Vele di Scampia


Nuovi quartieri residenziali a Scampia e a San Giovanni a Teduccio grazie al PNRR, nella zona dove adesso sorgono le Vele e Taverna del Ferro, due simboli del degrado sociale che affligge i quartieri della periferia di Napoli. Il Comune ha ottenuto un finanziamento di 122 milioni di euro, di cui 70 per il Lotto M di Scampia e 52 per Taverna del Ferro: serviranno per realizzare un progetto di rigenerazione urbana tra nuovi alloggi, servizi di prossimità e spazi aperti riqualificati.

A Scampia e San Giovanni a Teduccio due nuovi eco quartieri al posto del degrado

Il Comune riferisce all’Ansa: “Demolire le Vele e i palazzoni di Taverna del Ferro per offrire agli abitanti nuovi alloggi di qualità è l’obiettivo principale dell’Amministrazione, che riconosce non solo il diritto all’abitare di coloro che da troppo tempo abitano in case degradate e chiedono una soluzione, in considerazione che si tratta di due quartieri emblematici di una più generale emergenza abitativa diffusa in tutto il Paese”.

In tale progetto sarà coinvolta anche la cittadinanza: oltre alla demolizione e ricostruzione degli edifici, vi saranno misure specifiche di co-progettazione rivolte alle comunità locali, al terzo settore ed altri soggetti che siano comunque espressione degli abitanti. Le persone, insomma, non saranno semplici destinatarie del progetto, ma gli daranno vita e lo sentiranno proprio. A tal proposito l’assessore all’Urbanistica Laura Lieto ha commentato: “Registriamo con favore un clima di piena collaborazione con gli abitanti del territorio che può portarci a fare insieme i necessari passi in avanti”.

Realizzazione e collaudo entro il 2026

L’accordo tra Comune di Napoli e Invitalia è stato siglato prima dello scorso 31 dicembre, mentre la consegna delle opere è obbligatoria entro il 2026 compresa la fase di collaudo delle opere. Il progetto definitivo sarà realizzato entro il 2023.

I progetti per Ponticelli e l’Albergo dei Poveri

L’impegno per le periferie di Napoli è a 360 gradi: grazie ai fondi del PNRR saranno finalmente abbattuti i bipiani di Ponticelli, le dimore originariamente temporaneamente che furono assegnate agli sfollati del terremoto del 1980, costruiti in amianto e che hanno provocato l’ammalarsi e la morte di tantissimi cittadini. Anche la zona di Piazza Carlo III sarà interessata da rinnovamenti con il progetto per l’Albergo dei Poveri.


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