Napoli non sarà più una friggitoria a cielo aperto: stop all’apertura di nuove attività nel centro storico

Via dei Tribunali a Napoli


L’amministrazione comunale di Napoli intende far entrare in vigore un provvedimento che limiti l’apertura, per i prossimi tre anni, di determinate attività commerciali nel centro storico Unesco. Lo ha detto la vicepresidente del Consiglio Comunale di Napoli, Flavia Sorrentino, all’agenzia Ansa.

A Napoli lo stop all’apertura di nuove attività nel centro storico

Non è noto nello specifico il contenuto della proposta poiché, sostiene Flavia Sorrentino, “si tratta di un testo per il quale non è stato chiesto supporto al Consiglio Comunale”. Possiamo tuttavia immaginare quali siano i negozi nel mirino, ossia tutte quelle attività di somministrazione di cibo e bevande che negli ultimi anni hanno dilagato a macchia d’olio, trasformando il centro antico della città in una friggitoria a cielo aperto. Verosimilmente, altri tipi di attività non strettamente connesse con l’identità ed i valori del centro storico subiranno delle limitazioni, come quelle che vendono oggetti industriali importati in massa dall’estero.

Saranno tutelate le attività artigianali

Sorrentino si augura infatti che siano tutelate “le specificità di luoghi come San Gregorio Armeno e Via Port’Alba, escludere dal blocco le attività artigiane come panifici e pasticcerie e salvaguardare chi ha fatto investimenti finalizzati all’apertura, attraverso il via libera a chi ha un contratto di locazione ai fini commerciali già depositato o a chi abbia già presentato istanza finalizzata all’avvio di attività commerciali allo Sportello Edilizio o alla Soprintendenza”.

“È irrinunciabile che quello di 3 anni sia un limite massimo, da considerare invalicabile e che già da subito, entro 90 giorni, si metta mano ad un piano regolatore e di sviluppo del Commercio da discutere in Consiglio Comunale che è la sede deputata ad approvare provvedimenti importanti che impattano sulla città e ne condizionano il prossimo futuro. Dopo tanti anni di buio, di lotte e di battaglie per difendere e rilanciare l’immagine della città e all’indomani della crisi indotta dal Covid, dobbiamo prendere atto che turismo e commercio sono fondamentali per l’economia cittadina e che chi dà lavoro sano a decine di migliaia di persone va incoraggiato, salvaguardato e tutelato. Io lo farò sempre”.


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