Napoli ritrova il suo giardino segreto, apre il Parco di Re Ladislao: voleva unire l’Italia nel ‘400

Il Parco di Re Ladislao


Napoli ritrova il suo giardino segreto, il Parco di Re Ladislao. Un’area di dimensioni relativamente modeste con i suoi 4500 metri quadrati di estensione, ma che rappresenta un elevato valore architettonico ed artistico.

Riapre il Parco di Re Ladislao a Napoli

La riapertura giunge al termine di un intervento di un complessivo intervento di riqualificazione. La nuova inaugurazione avrà luogo lunedì 6 novembre, alle ore 9.00, nel territorio della Municipalità 4: il Parco di Re Ladislao presenta due ingressi posti rispettivamente su via Cardinale Seripando e vicoletto I Pontenuovo. Interverranno il sindaco Gaetano Manfredi, l’assessore alla Salute e al Verde Vincenzo Santagada e la presidente della Municipalità 4 Maria Caniglia.

Ladislao

Re Ladislao

Re Ladislao stava per unire l’Italia con capitale Napoli

Il Parco è dedicato a Ladislao I di Durazzo, celebre re di Napoli vissuto tra la fine del 1300 e l’inizio del 1400. Il sovrano trovò una morte misteriosa proprio quando era determinato a compiere una Unità d’Italia ante litteram, volendo costituire uno stato unificato con capitale Napoli. Per questo motivo incontrò l’opposizione soprattutto del Papa. Oggi le sue spoglie sono conservate all’interno dell’imponente monumento sepolcrale nella Chiesa di San Giovanni a Carbonara.

san giovanni a carbonara tomba di re ladislao

La tomba di Re Ladislao I nella Chiesa di San Giovanni a Carbonara

Uno splendido esempio di hortus conclusus

Il parco di Re Ladislao è un gioiello nascosto a ridosso della Chiesa di San Giovanni a Carbonara, nel cuore del centro antico della città. Il giardino storico è uno splendido esempio di hortus conclusus, ovvero di giardino medievale recintato, in questo caso da alte mura, tipico dei monasteri e dei conventi. Solitamente queste aree verdi non assolvevano alla funzione di elementi decorativi ma venivano utilizzate, data la netta separazione dal mondo esterno, come luoghi per la cura dello spirito, oltre che per la coltivazione di piante aromatiche ed erbe mediche.


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