Apre il nuovo Parco Re Ladislao: il grande giardino segreto di Napoli tra fiori e alberi


Questa mattina è stato inaugurato il Parco Re Ladislao di Napoli, il giardino storico situato alle spalle della chiesa di San Giovanni a Carbonara, restituito alla città dopo anni di incuria ed abbandono. Da oggi i due ingressi di via Cardinale Seripando e Vicolo Primo Pontenuovo resteranno aperti tutti i giorni dalle 7 alle 18.

Apre il nuovo Parco Re Ladislao: il giardino segreto di Napoli

Alla cerimonia di inaugurazione dell’ampio giardino storico “segreto” di Napoli hanno preso parte il sindaco Gaetano Manfredi, l’assessore alla Salute e al Verde Vincenzo Santagada e la presidente della IV Municipalità Maria Caniglia.

Il parco si estende per circa 4.500 metri quadri ed è un esempio emblematico di hortus conclusus, giardino medievale recintato, tipico di monasteri e conventi. Proprio qui, infatti, i frati dell’antico monastero coltivavano piante e alberi per scopi alimentari e medicinali.

Un vero e proprio scrigno di biodiversità mediterranea che conserva ancora tracce della sua antica funzione di terreno adibito alla coltivazione di erbe officinali ed aromatiche, alberi da frutto, principalmente agrumi, piantati sia a scopo alimentare che per creare un ambiente contemplativo.

Il parco si presenta come una grande distesa di verde, ricca di fiori ed alberi quali aranci, limoni, mandarini, pompelmi, olivi, fichi, peschi, peri, kaki, nespoli. Gli arbusti, le specie erbacee e le piante rampicanti presenti sono: alloro, pittosporo, oleandro, mirto, rosa, yucca, cycas, biancospino, vite americana, glicine, Buganville.

Inoltre in questo parco insiste una particolare varietà di specie di palme tra cui Washingtonia, Phenix Canariensis, Trachycarpus e Chamaerops nonché un esemplare di Cedrus libani. Il prato presente sulle grandi aiuole è prato polifita presumibilmente spontaneo.

Gli interventi di manutenzione hanno riguardato principalmente il rifacimento della pavimentazione dei vialetti, l’irreggimentazione delle acque meteoriche, il ripristino dei muretti in tufo a vista e dei cordoli in tufo, l’installazione di apposite panchine per favorire la socializzazione e il relax dei fruitori.

Per quanto riguarda alberi, piante ed essenze, si è provveduto agli abbattimenti, alle potature e alla rimozione di ceppaie, nonché al reimpianto di alberature e arbusti. E’ stata realizzata l’integrazione, in corrispondenza dei vuoti lasciati dagli alberi rimossi, del numero di alberature e di piante arbustive a prevalente fioritura colorata e nuove piantumazioni di essenze odorose e aromatiche tra le più significative della vegetazione mediterranea. È stato, infine, predisposto un impianto di videosorveglianza in corrispondenza dei varchi.

“E’ stato recuperato uno spazio verde molto importante perché si tratta di un parco storico della città con un valore architettonico di grande rilievo in un luogo molto significativo vicino alla Chiesa di San Giovanni a Carbonara. E’ solo il primo passo per il pieno recupero di tutta questa insula perché ci sarà anche a brevissimo il recupero del vecchio convento abbandonato da molte decine di anni” – ha dichiarato il sindaco Manfredi.


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