EAV attacca i propri dipendenti dopo lo sciopero: “Malattie improvvise e rifiuti nelle fasce garantite. Ci saranno sanzioni”
Mag 12, 2025 - Michele Massa
Il comunicato di EAV dopo lo sciopero dell'11 maggio
Attacco ai propri dipendenti dopo lo sciopero dell’11 maggio. L’EAV con una nota ufficiale punta il dito sui lavoratori dopo i mille disagi di una “domenica nera”.
EAV attacca i propri dipendenti, lo sciopero dell’11 maggio finisce nel ciclone
“Nonostante il tentativo di Orsa di creare il caos la situazione è stata gestita e sotto controllo grazie ai dispositivi di emergenza straordinari messi in atto. Sulle flegree adesioni al 50 per cento. Sulle vesuviane adesioni intorno al 70 per cento. Nel pomeriggio, sulla vesuviana, nella fascia di garanzia, vi è stato un picco di malati, improvvisi. Ma la cosa più grave è che qualcuno, presente, si è rifiutato di fare le corse per motivi formali inconsistenti e determinando la soppressione di alcune corse. Saranno sanzionati.
L’obiettivo dello sciopero era creare caos. ORSA, come sempre, tenta di raccontare storie inesistenti. È bene precisare subito che lo sciopero non riguarda in alcun modo la sicurezza dei lavoratori o del servizio. L’agitazione è incentrata su questioni tecniche e gestionali che definiamo marginali, poiché erano già state ampiamente discusse e risolte nelle sedi opportune. È categoricamente falso sostenere che i lavoratori siano privi di adeguate tutele da due anni. Se tale affermazione avesse un fondamento di verità, avremmo assistito alla proclamazione dello sciopero da parte di tutte le altre sette organizzazioni sindacali presenti in azienda, e non solamente da parte di una singola sigla.
Falso è che vi siano indennità non corrisposte. È ugualmente falso affermare che manchi il dialogo: il confronto tra azienda e rappresentanze sindacali è continuo, aperto e attivo su ogni singolo argomento di interesse per il personale. A riprova di ciò, spendiamo migliaia di ore in attività sindacali e sono decine e decine gli accordi sottoscritti con tutte le OOSS (ma quasi mai Orsa). È profondamente sbagliato e dannoso utilizzare la propria minoritaria rappresentatività, concentrata peraltro su un singolo settore delicato, per paralizzare un’intera azienda e impedire l’erogazione di un servizio pubblico essenziale a un milione di persone.
Le aziende pubbliche hanno bisogno di equilibrio ed equità, principi che a quanto pare ad ORSA mancano. ORSA sembra convinta di poter influenzare e gestire l’azienda secondo i propri interessi particolari. Soprattutto dopo il licenziamento in tronco, avvenuto due anni fa, dell’intero reparto (9 persone) che gestiva i turni del personale viaggiante della vesuviana (marcavano il cartellino l’uno per l’altro).
I problemi autentici e seri di EAV si concentrano principalmente sul fronte della Vesuviana, dove la reale criticità risiede nella scarsità e nell’obsolescenza dei treni a disposizione.
È su questo fronte che l’azienda lavora nell’interesse di tutti per superare una situazione di emergenza dovuta ai ritardi nella consegna dei nuovi treni da parte di Stadler.
In base agli accordi firmati nel 2021 oggi in vesuviana dovremmo avere 25 treni in servizio ed i problemi sarebbero risolti.
In questo momento serve il contributo di tutti e il dialogo”.