Il presepe vivente da via Toledo a Pallonetto


La parrocchia di Santa Lucia ha organizzato un presepe vivente che si animerà per le strade di Napoli a partire da via Toledo fino a Pallonetto. Lo scopo di questo spettacolo ch prenderà vita il 22 dicembre è quello di riportare il vero spirito di Natale, festività ormai più consumistica che religiosa. I dettagli su IlMattino.it

Se è vero, come scrive il filosofo Giorgio Agamben, che il presepe «ci mostra precisamente il mondo della fiaba nell’istante in cui si desta dall’incanto per entrare nella storia», allora nella rappresentazione del messia che nasce si parla proprio dello spirito che animerà il presepe vivente della parrocchia di Santa Lucia a Mare, domenica 22 dicembre, perché i protagonisti saranno appunto i bambini, che dall’incanto animeranno le strade reali.

Una sfilata, prima, nel cuore di Napoli, in piazza del Plebiscito e via Toledo. Il presepe vivente, poi, con tanto di botteghe e costumi, nei vicoli del Pallonetto. «Il Pallonetto sembra già un presepe – dice con entusiasmo Don Giuseppe Carmelo, parroco di Santa Lucia -. Il Natale oggi viene visto troppo spesso come evento commerciale, cioè in modo completamente diverso da quello che è lo spirito della nascita di Gesù. Proprio per ricordare lo spirito originale della ricorrenza, abbiamo deciso di far indossare ai nostri ragazzi i panni dei protagonisti del presepe. E con i ragazzi, abbiamo coinvolto anche le loro famiglie nelle ragioni originali della festa».

E’ un Natale difficile per Napoli. Il vostro può essere un piccolo segno di luce diretto verso la città? «Noi viviamo in maniera ancora più faticosa questa realtà. Ci confrontiamo ogni giorno con una mensa per poveri. Serviamo circa 80 persone e ultimamente arrivano famiglie intere. Renderemo protagonisti nel presepe vivente anche i loro bambini, perché vogliamo aiutarli a vivere in maniera diversa questo momento difficile».

E sono tanti i sorrisi in parrocchia, durante le prime prove per la rappresentazione di domenica. Sorridono i bambini, i genitori e i catechisti che tanto si adoperano perché i pensieri belli allontanino quelli tristi: «Per la prima volta viene organizzato un presepe vivente per bambini nel quartiere. Al centro di tutto c’è la famiglia – dice Antonio Ricca, uno dei catechisti -, noi ci adoperiamo tanto per dipingere qualche sorriso sui volti dei bambini e per gioirne con loro. Iniziative come questa sono importanti soprattuto in momenti difficili per la società come questo».


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