Minaccia imprenditore per chiedere un lavoro: “Appartengo ai camorristi”
Ago 17, 2025 - Redazione Vesuviolive
Antimafia - Arresti
La richiesta di un posto di lavoro come nuova frontiera delle minacce camorristiche. Succede a Torre del Greco, dove un’indagine di Carabinieri e DDA ha permesso l’arresto di un soggetto riconducibile al clan camorristico GALLO/CAVALIERI indagato per atti persecutori e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Minacce di camorra per ottenere un lavoro
Il provvedimento è stato eseguito in Torre Annunziata, ove l’indagato era al momento libero e scaturisce da attività di indagine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dal Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, in seguito alla denuncia sporta da un imprenditore oplontino in data 26 luglio 2025, amministratore di azienda operante nel campo farmaceutico, ed in seguito a successive denunce da parte di un socio aziendale, anch’egli vittima dei medesimi atti persecutori, che ha consentito di:
– accertare la sussistenza di una serie di episodi intimidatori e violenti che duravano da circa un anno e che negli ultimi tempi stavano vivendo una nuova recrudescenza a causa del comportamento aggressivo dell’autore del reato che esigeva denaro o un posto di lavoro, arrivando ad attendere sotto casa le vittime ed i loro familiari, danneggiando le loro autovetture, imbrattando la saracinesca dei loro garage, recapitando scritti minatori, cospargendo di liquido infiammabile uno dei luoghi di lavoro e minacciando di dare fuoco alla struttura;
– verificare l’intensificarsi degli atti persecutori nei giorni compresi tra il 12 e 14 agosto 2025;
– appurare che l’azione criminosa sarebbe stata posta in essere con metodo e finalità camorristica, facendo leva sulla sua appartenenza – per legami di parentela – al clan “Gallo-Cavalieri” attivo in Torre Annunziata.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso il Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
