Torre, minacciata dall’ex trova il suo manifesto funebre sotto casa: “Ho paura”


Qualche giorno fa, a Torre del Greco, sono apparsi alcuni manifesti funebri che riportano le generalità di una donna che in realtà è viva: ad affiggerli il suo ex, un 49enne che non si rassegnava alla fine della loro relazione, arrivando a perseguitarla giorno e notte. Nell’ultima puntata della trasmissione Chi l’ha visto, la vittima è intervenuta per rendere noto il suo calvario.

Torre del Greco, minaccia l’ex con manifesti funebri: parla la vittima

Una storia d’amore che, in poco tempo, si sarebbe rivelata un inferno, spingendo la donna a trovare il coraggio per chiudere quella relazione. La decisione, tuttavia, avrebbe scatenato la violenza dell’ex compagno, tra persecuzioni e minacce di morte: prima di affiggere manifesti funebri sul portone della sua abitazione, l’uomo le aveva già fatto recapitare una bombola di gas come avvertimento.

Tante le telefonate ricevute dalla mamma della vittima alla vista di quel vergognoso necrologio: “Condoglianze per tua figlia”. Tempestivo si è rilevato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno arrestato l’uomo, attualmente agli arresti domiciliari.

“Non mostro il mio volto perché ho paura per me e per la mia famiglia. Adesso non me la sento” – ha spiegato la donna comparsa di spalle nel corso della trasmissione. A tranquillizzarla le parole di Andrea Leacche, comandante della compagnia dei carabinieri di Torre del Greco, che ha spiegato: “Lui è costantemente monitorato dalle pattuglie in circuito, facciamo molti controlli e se dovesse violare questa sanzione, la misura può essere aggravata”.

“Lei aveva trovato il coraggio di metterci al corrente delle minacce. Ogni volta che lui si presentava sotto casa ci segnalava la sua presenza. Alcune volte riusciva a fuggire al nostro arrivo ma quella sera lì, visto che il necrologio parlava proprio del 19 settembre, abbiamo messo più attenzione e siamo riusciti a trovarlo” – ha continuato.

“Nella flagranza del reato siamo riusciti anche ad arrestarlo per atti persecutori. L’uomo aveva già posto in essere queste condotte e nella circostanza specifica aveva posto proprio un necrologio presso l’abitazione della donna in cui indicava la sua data di morte. Invitiamo tutte le persone in simili situazioni a trovare il coraggio di presentare denuncia” – ha concluso.


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