Torre del Greco, minacciano un imprenditore: “Uccidiamo te e la tua famiglia”

Scommette per 1500 euro, non paga e minaccia l'operatore: individuato dai carabinieri


Due uomini sono stati arrestati a Torre del Greco per avere minacciato un imprenditore residente a Perugia. I due sono ritenuti responsabili dei reati di tentata estorsione in concorso e danneggiamento. Gli inquirenti li ritengono vicini ad ambienti camorristici.

Arrestati a Torre del Greco per tentata estorsione a un imprenditore di Perugia

Durante la perquisizione domiciliare – rende noto la Procura di Perugia – sono state rinvenute all’interno della cassetta dello scarico del water avvolte in buste di plastica, due pistole con matricola abrasa e il relativo munizionamento. L’operazione è stata condotta dai militari della compagnia di Perugia, supportati da quelli del comando provinciale di Napoli che hanno così dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip del capoluogo umbro su richiesta della Procura guidata da Raffaele Cantone.

L’indagine è stata avviata dopo una denuncia presentata alla stazione carabinieri Fortebraccio da un imprenditore umbro nella quale l’uomo evidenziava di aver subito atti intimidatori legati all’acquisizione della società e sosteneva che in precedenza si era recato a Milano per definire i dettagli della trattativa e in quello stesso giorno aveva ricevuto sul suo cellulare due chiamate anonime da parte di un uomo che, con accento napoletano, lo esortava a non continuare e ad interrompere immediatamente la trattativa.

“Uccidiamo te e la tua famiglia”

Tornato a Perugia poco dopo aveva ricevuto ulteriori telefonate in cui veniva minacciato di morte insieme alla sua famiglia e – è emerso sempre dall’indagine – qualche giorno dopo era stata danneggiata la sua auto, con ammaccature alle fiancate e al vetro, mentre a terra erano stati lasciati due proiettili a salve e una coppia di guanciole in plastica per l’impugnatura di una pistola. Sono stati quindi acquisiti i filmati dalle telecamere di sorveglianza della zona e dai rilievi del Ris, dall’analisi dei tabulati telefonici e da ulteriori approfondimenti investigativi sono stati raccolti “gravi indizi” di presunta colpevolezza a carico di due giovani, risultati pluripregiudicati e residenti in Campania, ritenuti “verosimilmente” gli autori delle telefonate anonime e del danneggiamento dell’auto. I due sono in carcere a Poggioreale e Santa Maria Capua Vetere.


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