Turris in crisi economica, chiesta la Ristrutturazione del Debito: che significa e cosa sta succedendo

Due mesi di proroga per la ristrutturazione del debito, queste sono le ultime a livello societario in casa Turris - Foto Salvatore Varo


La Turris sommersa dalla crisi economica chiede al Tribunale di Torre di Torre Annunziata di poter depositare una domanda di ristrutturazione dei debiti o, in alternativa, una domanda di concordato preventivo. Si chiede inoltre la concessione di “idonee misure protettive sul patrimonio”, per evitare che uno o più creditori possano pregiudicare, sin dalla fase delle trattative, il buon esito delle iniziative assunte per la regolazione della crisi o dell’insolvenza.

La Turris chiede di accedere alla Ristrutturazione dei Debiti

Nella visura ordinaria riguardante la S.S. Turris Calcio SRL, documento di cui Vesuviolive.it è riuscito a entrare in possesso, si legge infatti che:

“Il Tribunale di Torre Annunziata ha trasmesso, con pratica telematica del 12/02/2024 N. 33019, il ricorso, richiesta di termine ex art. 44, comma 1 CCII con riserva di deposito della documentazione e richiesta misure protettive ex art. 54, comma 2 CCI, con la quale l’impresa chiede che l’Ill.mo Tribunale Civile di Torre Annunziata voglia concedere alla ricorrente il termine di 60 gg. o il diverso termine che il Tribunale riterrà di accordare, per il deposito di una domanda di omologazione di “Accordo di ristrutturazione dei debiti” (che sarà eventualmente raggiunto con i creditori) ex art. 57 CCII ovvero per il deposito di una domanda di “Concordato preventivo” ex art. 84 e ss. CCII, con la proposta, il piano e l’attestazione di veridicità dei dati contabili e di fattibilità, nonché l’ulteriore documentazione ex art. 39, commi 1 e 2 CCII, unitamente alla documentazione ex art. 39, comma 1 CCII; che, tenuto conto della particolare situazione di crisi in cui versa la ricorrente, codesto Ill.mo Tribunale si compiaccia di concedere per la medesima durata, salvo proroga, idonee misure protettive ex art. 54 CCII sul patrimonio della stessa ricorrente; il tutto con riserva di integrare eventualmente la presente domanda e di fornire chiarimenti e/o depositare i documenti che l’Ill.mo Tribunale dovesse richiedere”.

Cos’è la ristrutturazione dei debiti e a cosa serve

La ristrutturazione del debito è un istituto giuridico al quale possono fare ricorso quelle società che si trovano in una particolare situazione di crisi, la quale determina problemi di solvibilità. Volendo spiegare in parole povere, il debitore che ha problemi finanziari e non riesce a soddisfare i creditori, chiede al Tribunale competente di poter appunto ristrutturare il debito proponendo ai creditori di pagare soltanto una parte dei debiti contratti.

Per il debitore ciò si traduce in un alleggerimento della situazione debitoria, per il creditore invece in una perdita. L’accordo, per essere accettato dal Tribunale, deve possedere determinate caratteristiche tra cui il piano di rientro dai debiti. I creditori hanno la possibilità di impugnare l’accordo, ed a quel punto si possono aprire due strade: o il giudice rigetta il ricorso e quindi il debitore vede ristrutturato il debito, oppure lo accetta ed a quel punto i creditori cercheranno di soddisfarsi, aprendo di fatto la strada verso il fallimento.

In ogni caso, avere una società con una situazione debitoria ristrutturata è sicuramente un vantaggio perché consente di operare in modo sostenibile, senza il pericolo che le richieste dei creditori possano determinare il fallimento. Altra cosa di non poco conto, è l’aumentata appetibilità in vista di una eventuale cessione a nuovi imprenditori, che avrebbero modo di acquistare una società con i conti sanati.

Il caso Juve Stabia

Parlando di un caso vicino per territorialità, alla ristrutturazione del debito ha fatto ricorso ad esempio anche la Juve Stabia nel 2022. In quella circostanza la ristrutturazione ha permesso alla società di ridurre drasticamente il debito verso l’Erario, assumendosi l’impegno di versare quanto dovuto allo Stato ed ai creditori entro i 120 giorni successivo al deposito del decreto. Questa operazione ha permesso alla Juve Stabia di risanare i conti e dare nuovo slancio alla parte sportiva, non a caso oggi la formazione è prima in classifica ed ambisce alla promozione in Serie B.


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