Menichini prima di Latina-Turris: “Andiamo in campo per ottenere il massimo. Non giochiamo per il pareggio”

Le parole di Menichini prima di Turris-Brindisi - Foto Salvatore Varo


La Turris si prepara alla difficile trasferta di Latina. Ai corallini servono assolutamente i tre punti per continuare a sperare nella salvezza diretta (sperando nello stop di qualcuna tra Monopoli, Catania e Virtus Francavilla). Partita non semplice anche per le ambizioni del Latina, i laziali, sono in piena zona play-off e sono alla ricerca degli ultimi punti per avere la certezza di giocare la fase successiva. In vista della sfida di domani ha parlato in conferenza stampa il mister Leonardo Menichini che ha fatto il punto della situazione in casa corallina.

Le parole di Leonardo Menichini prima di Latina-Turris

Le parole sulla sfida di domani: “La squadra ha un suo modo di giocare, ha una sua filosofia di gioco. Tutti sanno che questo è un campionato in cui la concretezza è fondamentale, quindi dobbiamo cercare di sviluppare il nostro gioco in possesso, ma in fase di non possesso dobbiamo avere aggressività e le distanze giuste tra i reparti per non dare spazio al Latina che ha dei giocatori molto bravi. Sono ottavi in classifica, hanno 51 punti, hanno fatto un bellissimo campionato, un bel percorso, quindi sarà una gara dura, ma ci siamo preparati per svolgere al meglio quello che può essere il nostro gioco e l’andamento della partita”.

I mancati e tanto cercati tre punti in trasferta che stentano ad arrivare:  “Non è un discorso di osare di più. Andiamo sempre in campo per ottenere il massimo e non è che quando non ci riusciamo, è perché non abbiamo osato. Quando non ci riusciamo, è perché abbiamo commesso noi degli errori, o l’avversario è stato bravo a chiuderci gli spazi o noi non siamo stati all’altezza nelle rifiniture e nelle conclusioni. Però sia ben chiara una cosa: non andiamo mai in campo per risultati parziali, andiamo sempre per ottenere il massimo che a volte dipende da noi, dalla nostra precisione nelle rifiniture e nelle conclusioni, a volte c’è l’avversario che non ti permette di sviluppare il gioco e quindi diventa difficile riuscire a concludere per demeriti nostri e per meriti dell’avversario”.

Ricci dal primo?: “È venuto, ha giocato due partite dall’inizio, poi è subentrato spesso. Ad un certo momento abbiamo trovato degli equilibri e non ho voluto più toccarli. A volte si trova un assetto di reparto che poi diventa difficile toccare. Il valore di Ricci non è in discussione, lo dimostra la sua carriera. C’è massima fiducia nei suoi confronti”.

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