Sussidi al reddito, Gallo: “Primo passo, individuare i veri poveri”. Mennella, ok a salario minimo

Il consigliere Gallo, delegato allo studio di misure di contrasto alla povertà, in visita al Parlamento Europeo


Primo passo per migliorare l’assegnazione dei sussidi al reddito da parte del comune di Torre del Greco: si punta a raccogliere dati per arrivare ad un’“anagrafe della povertà”.

Sussidi, il comune pensa all'”Anagrafe della povertà”

Mentre il comune è alle prese con la difficile gestione degli aventi diritto all’Assegno di Inclusione, con lunghe file anche di notte fuori dagli uffici per sostenere i colloqui, si lavora per mettere in funzione una più fluida “macchina dei sussidi” che tenga sotto controllo le situazioni di bisogno ed intervenga in maniera mirata, senza intoppi burocratici e limitando le disparità.

A questo mira anche la missiva protocollata da Mirko Gallo, consigliere in quota M5S individuato come delegato per lo studio di misure di contrasto alla povertà. Prima mossa di Gallo è stata quella di richiedere agli uffici preposti – coinvolgendo, nel caso, anche enti sovracomunali e le banche dati dell’INPS – gli elenchi degli ex percettori di Reddito di Cittadinanza e gli attuali percettori di ADI, da incrociare con le graduatorie ISEE.

L’intento è quello di mettere a sistema i dati disponibili sulle situazioni di disagio ed ottimizzare i sussidi con interventi mirati, evitando distribuzioni “a pioggia” e spingendo verso le specifiche necessità delle diverse fasce della popolazione (es. sussidi ai fitti, ADI, sostegno scolastico, etc).

Gallo: “Con abrogazione RDC troppi esclusi dagli aiuti”

“Come Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle ho monitorato sin da subito il processo che ha visto subentrare dal 2024 la misura di sostegno ADI a quella del reddito di cittadinanza, per valutare i cambiamenti che si sono susseguiti. Questo con l’obiettivo di non lasciare nessuno escluso dalle misure possibili di sostegno”, dichiara il consigliere.

“Purtroppo tanti sono stati i cittadini che si sono rivolti a noi come forza politica da sempre vicina alla dignità delle persone, proprio a causa delle nuove soglie della subentrata misura dell’ADI, che ha escluso diversi soggetti”.

Il consigliere: “Difficile anche ricevere i dati dagli uffici”

“Da quando sono stato eletto ho organizzato incontri con il Centro per L’impiego al fine di aprire un dialogo diretto con gli uffici delle Politiche Sociali con i quali collaborare e strutturare allo stesso tempo dei percorsi lavorativi per inoccupati e disoccupati”, prosegue Gallo.

“Inoltre più volte mi sono rivolto agli uffici e ai dirigenti susseguitisi alle Politiche Sociali per comprendere meglio quali fossero i numeri degli eventuali esclusi dalle misure di sostegno, ma il dato è sembrato sempre difficile da ricevere” ha poi constatato. “La prospettiva sarebbe avere un’anagrafe della povertà sia per poter capirne l’entità in termini di numero di cittadini che possano aver bisogno di aiuto, sia per avere un quadro chiaro delle risorse da mettere in gioco”.

Giunta comunale, salario minimo obbligatorio per chi lavora in appalto

Intanto l’amministrazione comunale guidata da Luigi Mennella ha approvato la delibera che istituisce il salario minimo per chi lavora in appalti con l’istituzione di Palazzo Baronale. Tutto trae origine dall’ordine del giorno presentato lo scorso mese di aprile dal consigliere comunale del PD Salvatore Romano e approvato poi dall’intera assise cittadina il 4 maggio.

Ordine del giorno che puntava l’attenzione sulla retribuzione minima da assicurare per i lavoratori che effettuano interventi per ditte incaricate di interventi appaltati dall’ente. Nella delibera, che porta la firma insieme al primo cittadino anche dell’assessore Anna Fiore, viene spiegato come “l’obiettivo prioritario è quello di assumere ogni iniziativa possibile affinché siano assicurate condizioni di lavoro di alta qualità ed un adeguato salario dei lavoratori e delle lavoratrici, specialmente nel contesto delle attività e dei servizi che lo vedano protagonista in qualità di datore o di stazione appaltante”, con il proposito che “al lavoratore di ogni settore economico sia riconosciuto un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dai contratti stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, salvo restando i trattamenti di miglior favore”.

Per tali ragioni, la giunta di Torre del Greco ha inteso formulare l’atto di indirizzo agli uffici interessati, con l’indicazione che tengano conto di “indicare in tutte le procedure di gara, che al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente all’attività svolta” e soprattutto “di verificare che i contratti indicati nelle procedure di gara prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a nove euro l’ora”.

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