Regionali e referendum, torna la questione scrutatori: M5S rilancia il sorteggio “con riserva”

Mirko Gallo, consigliere M5S a Torre del Greco


Scrutatori, nuove regole in vista delle elezioni 2025: quest’anno si voterà per 5 quesiti referendari sul lavoro e, in autunno, per le elezioni regionali della Campania.

Elezioni, Gallo rilancia il sorteggio per gli scrutatori

Torna il dibattito sulla nomina degli scrutatori a Torre del Greco. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Mirko Gallo, ha rilanciato la sua proposta per una selezione totalmente basata sul sorteggio in vista delle consultazioni elettorali e referendarie del 2025.

Secondo Gallo, “Il primo processo democratico inizia proprio dalle consultazioni elettorali” e la scelta degli scrutatori dovrebbe riflettere criteri di trasparenza e imparzialità.

Una lista di riserva per evitare i seggi vuoti

Già nel 2024, il consigliere aveva spinto per una svolta in questa direzione, riuscendo a far introdurre, all’interno della Commissione Elettorale Comunale (CEC), un metodo misto: metà dei 424 scrutatori necessari per le elezioni europee furono sorteggiati attingendo dalle liste degli idonei, mentre l’altra metà venne nominata direttamente dai commissari. Per il 2025, Gallo alza l’asticella e propone il sorteggio integrale, accompagnato da una novità organizzativa.

La proposta prevede infatti la creazione di un elenco aggiuntivo di scrutatori e presidenti di seggio, attraverso un avviso pubblico. L’elenco includerebbe cittadini interessati e disponibili a subentrare rapidamente in caso di rinunce, riducendo ritardi e criticità nella composizione dei seggi: un “handicap”, quest’ultimo, verificatosi proprio in occasione delle ultime consultazioni europee che i sostenitori delle nomine avevano prontamente colto al balzo.

“La mia idea – sottolinea Gallo – è eliminare ogni margine di discrezionalità nella selezione e offrire un’opportunità concreta a chiunque voglia partecipare attivamente al processo democratico”.

Una proposta che punta a garantire equità, efficienza e partecipazione, valori “bandiera” storici dei pentastellati che potrebbero, come in passato, trovare sponda favorevole anche presso consiglieri di diversa casacca politica. Ora la palla passa alla CEC, chiamata a esprimersi sulla proposta nelle prossime settimane.


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