Miriam Scognamiglio
Il concorso letterario “Il Filo d’Arianna” celebra ancora una volta il potere della scrittura come spazio di libertà e crescita per i giovani. Tra i protagonisti dell’edizione spicca Miriam Scognamiglio, studentessa e giovane promessa di Torre del Greco del Liceo delle Scienze Umane dell’IIS Francesco Degni, premiata per un racconto maturo e autentico.
Il cuore del concorso letterario “Il Filo d’Arianna”, promosso da “Lenora Editore” e dall’”Associazione Insieme per…“, due realtà culturali attive nell’Alta Valle del Sele, sono da sempre impegnate nella promozione della lettura, narrazione e pensiero critico tra i giovani. Responsabile dell’iniziativa è Anna Maria Lardo.
L’obiettivo è contrastare la povertà culturale e offrire ai ragazzi strumenti espressivi capaci di dare voce al loro mondo interiore.
Tra i premiati spicca Miriam Scognamiglio, giovane promessa di Torre del Greco, alunna della classe 5E del Liceo delle Scienze Umane dell’IIS Francesco Degni. Con il suo racconto, maturo e autentico, Miriam porta in alto il nome della sua città.
Un riconoscimento che, come racconta lei stessa, è arrivato in modo del tutto inaspettato: “Inizialmente non credevo di aver vinto questo premio, non ho molta autostima“, confida. La notizia è giunta in una fase particolarmente delicata della sua vita, assumendo così un valore ancora più profondo capace di restituirle fiducia.
Determinante nel percorso della giovane è stato il sostegno della scuola. Miriam esprime una profonda gratitudine verso la sua insegnante di lettere, Elvira Scognamiglio, che ha saputo riconoscere e valorizzare il suo talento, incoraggiandola a partecipare al concorso. Il corpo docente e l’intera comunità scolastica dell’IIS Francesco Degni le sono stati accanto in questa esperienza, sostenendola e spronandola a credere nella scrittura come strumento di espressione e crescita personale.
L’associazione “Chiamami per nome”, ODV di Torre del Greco che accoglie persone adulte con disabilità e le sostiene nei loro percorsi di autonomia e crescita personale, rappresenta da anni un punto di riferimento prezioso per la comunità e per i giovani del territorio.
Grazie alla dedizione del fondatore Aldo Rivieccio e del presidente Giovanni Rivieccio, da sempre impegnati nella promozione di inclusione, dignità e partecipazione attiva, Miriam ha avuto l’occasione di confrontarsi con un modo nuovo di guardare gli altri e il mondo.
Da questo incontro è nata in lei una riflessione profonda sul valore dell’inclusione e rispetto, una consapevolezza che si è intrecciata alla sua scrittura, arricchendola di sensibilità e autenticità. È anche da qui che prende forma il percorso che l’ha condotta, con emozione e determinazione, alla sua meritata vittoria.
Il premio “Il Filo d’Arianna” si colloca all’interno di un più ampio scenario culturale che oggi, più che mai, sente il bisogno di voci autentiche. La scrittura è uno strumento prezioso: luogo in cui costruire identità forti, autonome e capaci di pensiero critico.