CLAMOROSO: la Procura di Torino chiede l’archiviazione del caso plusvalenze Juve

Andrea Agnelli, l'ex presidente della Juventus si è dimesso per l'inchiesta Prisma


Prosegue il processo nei confronti degli ex vertici della Juventus. La procura di Torino ha richiesto l’archiviazione per i procedimenti nei confronti di Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Marco Re, Stefano Bertola e Stefano Cerrato.

Plusvalente fittizie Juve, la procura di Torino chiede l’archiviazione del caso

Incredibile ma vero, può cadere l’accusa di fatture inesistenti riferite alle “operazioni foriere di plusvalenze fittizie” messe in atto dal club bianconero negli ultimi anni. Secondo quanto riportato da Tuttosport “È emersa la finalità prevalentemente bilancistica e non fiscale delle operazioni di scambio contestate. Queste operazioni risultano neutre, ‘a somma zero’, sotto il profilo finanziario, tese solo a consentire di registrare un ricavo immediato, spalmando i costi negli anni successivi“.

Interrogati anche i tre sindaci, ex componenti del collegio sindacale della Juventus e coinvolti nella vicenda all’epoca dei fatti, che hanno poi rilasciato delle dichiarazioni rilanciate dal Corriere della Sera: “Scosso e arrabbiato” sono le parole usate da uno di loro, di fronte ai documenti sequestrati nell’ambito dell’inchiesta sugli ex vertici bianconeri.

Interrogati dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dal sostituto Mario Bendoni, i tre ex sindaci Paolo Piccatti, Nicoletta Paracchini e Silvia Lirici (difesi dagli avvocati Luigi Giuliano e Marco Calleri) hanno spiegato la loro estraneità rispetto all’accusa di false comunicazioni sociali per i presunti bilanci “artefatti” (2020 e 2021) dall’allora governance del club bianconero attraverso “plusvalenze artificiali” e “rinuncia fittizia agli stipendi” da parte dei giocatori nelle stagioni 2019/2020 e 2020/2021.

“Per noi era una riduzione tout court. Se il campionato fosse ripreso ci sarebbero state delle integrazioni, ma ovviamente tutte da negoziare”, ha spiegato Lirici in relazione alla prima manovra stipendi. Operazione che avrebbe riguardato tutta la prima squadra sulla base di un accordo “privato” tra il presidente Andrea Agnelli e il capitano Giorgio Chiellini. “Mai vista la scrittura“, hanno detto i sindaci rimarcando di esserne venuti a conoscenza attraverso il comunicato diffuso dalla società il 28 marzo 2020. E si sono detti “all’oscuro” anche delle “side letter” della seconda manovra stipendi, la presunta rinuncia fittizia di 17 calciatori. “Noi non eravamo a conoscenza di nulla di tutto questo — ha insistito Piccatti —. Ho visto questi atti nel vostro fascicolo, tutto questo ambaradan non ci è mai stato comunicato. Se avessimo avuto conoscenza di fatti di questa natura, ci saremmo agitati non male“.


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