Napoli: adesso vinci, prega e ama. La qualificazione europea è aggrappata a un filo viola


Con la vittoria della Fiorentina sul campo del Cagliari (che pure si era portato in vantaggio all’86’), maturata nei minuti di recupero, il campionato ha emesso l’ennesimo verdetto negativo che riguarda il Napoli.

Gli azzurri non potranno più arrivare all’ottavo posto, neanche battendo il Lecce: l’ultima speranza che rimane è appesa a un filo…viola. Sì, perché adesso la combinazione unica che eviterebbe la catastrofe è molto semplice a scriversi na non altrettanto a verificarsi: vittoria Napoli, non vittoria Torino (a Bergamo) e trionfo dei toscani ad Atene il prossimo 29 maggio a casa dell’Olympiakos in finale di UEFA Conference League.

Napoli: adesso vinci, prega e ama. La qualificazione europea è aggrappata a un filo viola

I partenopei non vincono da un numero indecente di partite: l’ultima volta era la 31esima giornata, a Monza. E non colgono i 3 punti allo stadio Diego Armando Maradona addirittura dal 3 marzo scorso: Napoli-Juventus 2-1. Un’indecenza.

L’ultima volta che il club di Aurelio De Laurentiis si era classificato al di sotto del 7° posto risale alla stagione 2008/2009, quando la squadra allenata da Reja prima e Donadoni poi si piazzò 12°. Da quel momento in poi, erano arrivate 14 qualificazioni europee di fila, culminate con lo scudetto dello scorso anno.

Domenica ci sarà l’ultimo atto di una stagione da dimenticare, che potrebbe ‘costringere’ i tifosi della SSC Napoli a dover tifare per un’avversaria in una finale europea pur di ottenere il minimo sindacale. Una vera e propria umiliazione per una ambiente che non meritava tutto ciò.


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