Gold Lion a Somma Vesuviana. La pizza “Donna Brigida” per omaggiare una regina
Ott 18, 2016 - Rosa Auriemma
Ristorante pizzeria Gold Lion
Nel Nostro viaggio alla scoperta dei sapori e dei profumi della cucina campana, ci fermiamo nella zona di Somma Vesuviana, cittadina di circa 37.000 abitanti dall’economia a carattere agricolo, rinomata per la presenza di siti di rilevante interesse archeologico e culturale, come la nota “Villa Romana“; per la produzione di prodotti tipici della montagna come l’uva “catalanesca”, i pomodorini del “piennolo”, una prelibata qualità di albicocche che per la loro dolcezza sono denominate “pellecchielle”.
Qui, ai piedi del monte Somma, nei pressi del centro storico (in via Circumvallazione 59), nel 1997 è nato il Gold Lion dell’imprenditore Riziero Esposito, uno dei ristoranti più frequentati della provincia. La pizzeria Gold Lion oggi annovera nel menù una vasta scelta di pietanze. Tra i nomi delle pizze, a seconda delle variazioni (con funghi, patate, “friarielli”, salsicce, melanzane…), molti si richiamano alla tradizione napoletana, ad icone del teatro come nel caso della pizza battezzata “Totò” o “Miseria e nobilità” omaggio al celebre autore e commediografo Eduardo Scarpetta, ma anche riferimenti alle Sante, tra cui la pizza regina del locale “Donna Brigida”.
Essa prende il suo nome da Santa Brigida, la regina svedese per la quale nella prima metà del Seicento sorse una chiesa nel centro storico di Napoli e di cui era molto devoto Alfonso, padre del proprietario Riziero.
E non può certo essere definita una convenzionale pizza:
si presenta per metà guarnita con pomodorini, mozzarella di bufala e fior di latte mentre, l’altra metà del disco è un delizioso ripieno (denominato dalla casa “tronchetto”) con mozzarella di bufala, cosparso da uno strato di prosciutto crudo, rucola e scaglie di parmigiano; il tutto rigorosamente condito con olio di oliva extravergine.
Ma vediamo con precisione gli ingredienti della Nostra “Donna Brigida”:
1 l di acqua
500 gr. di farina
50 gr. di sale iodato
Lievito di birra quanta basta
100 gr. di pomodorini del “piennolo” DOP
80 gr. di mozzarella di bufala
50 gr di fior di latte
Un cucchiaio di olio
100 gr di parmigiano
50 gr di rucola
Tempo di cottura, dai 60 ai 90 secondi.
La peculiarità di Donna Brigida è la qualità dell’impasto, realizzato attraverso una particolare e lunga lavorazione; come ci spiegano Gennaro e Manuele, storici pizzaioli del locale, la farina molto dura, richiede tempi maggiori di lievitazione che vanno dalle 12 alle 20 ore, ma in compenso, si ottiene una pasta leggera e friabile poi guarnita con ingredienti di prima qualità e di origine Dop. Molti di questi ingredienti infatti, sono di auto-produzione, come la rucola e i pomodorini del “piennolo” coltivati nell’orto di casa Esposito, unitamente ad una vasta scelta di prodotti della terra vesuviana: insalata “canestra”, “lattuga” o “incappucciata”; diversi tipi di broccoli, finocchi, melanzane, limoni, melograni e tanto altro, sino all’uva “Catalanesca” tipica di Somma con la quale viene prodotto un ottimo vino della casa, quello che per antonomasia accompagna la pizza “Donna Brigida”.
Sinuosa e piena come le antiche donne del borgo, essa reca nei suoi ricchi ingredienti i sapori, i colori e i profumi dei prodotti genuini della montagna.
Dopo aver visitato i siti archeologici di antica romanità, giungendo dai vicoli dell’antico borgo medioevale, dal “Casamale” al Gold Lion, il turista e gli amanti della buona tavola possono approfittare di una piacevole sosta per gustare le prelibatezze della casa in un ambiente familiare ed accogliente, in un tripudio di profumi e sapori.