Chi era ‘o lutammaro? Il vero “eroe” delle strade di Napoli


Spesso, quando si passeggia in determinati luoghi bisogna fare molta attenzione a non schiacciare qualche ‘ricordino’ di un amico a quattro zampe: questo a causa di padroni incivili che pur di non munirsi di palette e sacchetti ricoprono le strade di escrementi. Decine di anni fa, però, non c’erano regole che imponevano queste cose ai proprietari di animali, eppure le strade restavano quasi sempre pulite. Le persone erano più civili? Non in questo caso.

In silenzio, ignorato da tutti, il “lutammaro” era il vero eroe delle strade di Napoli. Questa figura professionale ormai scomparsa raccoglieva gli escrementi di ogni tipo, in particolare quelli che rilasciavano i cavalli delle numerose carrozze del tempo. Si occupava anche di raccogliere carcasse di animali morti o di pulire bagni pubblici e pozzi neri. Questi scarti non venivano sprecati, ma rivenduti ai contadini come concime.

Il nome “lutammaro” deriva da “lutamma”, che in napoletano significa “escrementi”. A sua volta, questo termine affonda le sue radici nel latino “lutum”, che stava ad indicare una melma maleodorante. Nonostante l’importante ed utile lavoro, il “lutammaro” veniva spesso disprezzato ed allontanato a causa delle sostanze con cui aveva a che fare. Ancora oggi si usa il termine “lota”, derivante da “lutammaro”, per offendere gravemente qualcuno.


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