De Luca ricorda Caruso: “E’ l’anima del Sud, simbolo dell’umanità sofferente e creativa”


Un anno da dedicare a Enrico Caruso. La Regione Campania ha in programma una serie di iniziative ed eventi per omaggiare il centenario dalla scomparsa del grande tenore che ricorre proprio nel 2021. Oggi è stato infatti presentato il calendario alla presenza del governatore Vincenzo De Luca.

LE PAROLE DI DE LUCA SU CARUSO

Abbiamo ritenuto doveroso rendere omaggio ad una grande persona dell’arte, del Sud, della Campania. E’ una figura complessa per la sua umanità, è stato emigrato da ragazzino. Un ragazzo impegnato nell’attività in fabbrica col padre e io sono tra quelli che fanno fatica a scindere l’immagine di Caruso da quello degli emigranti in Sud America. E’ il simbolo di un’umanità sofferente che ci accompagna. E’ l’umanità e la sofferenza del Sud, è la lotta per vivere. Quando ascoltiamo la sua voce vengono i brividi, ha dato vita a produzioni cinematografiche, teatrali, per le vicende familiari e sentimentali. Poi è l’altra faccia del sud, la creatività, questo fiorire anche nella povertà. Non ricordo voci che diano un’emozione come quella. La tecnica viene dopo perché è indimenticabile l’emozione che dà. Abbiamo messo in piedi un programma per le istituzioni della Campania, era inimmaginabile che il centenario non impegnasse la nostra Regione, tra Sorrento, Napoli, Salerno.

E’ l’anima del Sud, cominciamo venerdì 18 con la canzone napoletana Caruso un concerto a Sorrento con Gigi Finizio, poi mercoledì 28 luglio completiamo i lavori del restauro della tomba di Caruso. E abbiamo deciso di intitolare la piazza a Caruso di fronte la stazione marittima, il luogo dove partivano le navi degli emigranti. Sempre il 28 alla Reggia di Caserta abbiamo un omaggio col tenore Grigolo. Sarà bellissimo l’evento con il San Carlo e Florez. A Villa Rufolo il 1 agosto un altro concerto, il 2 agosto al Trianon con letteratura, musica, mito. 19 settembre omaggio a Caruso del Teatro San Carlo con un film documentario. 30 settembre voglio sottolinearlo un progetto artistico al Madre ispirato a Caruso a cura della Fondazione Donna regina, credo che sarà premiato quello più coerente con la vita e la figura di Caruso. A dicembre avremo una mostra ‘Caruso da Napoli a New York’ a cura della Fondazione Campania Film Commissione e Campania Festival. Poi un altro progetto, una scuola di canto per i giovani tra i 12 e i 18 anni al teatro Trianon. Abbiamo prodotto un video che passeremo su alcune reti nazionali, private e pubbliche, un modo per proporre al mondo una figura simbolo di Napoli e di Caruso. Riprendiamo a vivere, senza esagerare, in una terra benedetta da Dio. Ieri sono stato a Pozzuoli, una meraviglia, dai tramonti di Ravello a Capri, Sorrento. Non c’è nulla di paragonabile al fascino di questi luoghi“.

Prende la parola Alessio Vlad, Direttore Fondazione Ravello:

Il 1 luglio inaugureremo il Festival di Ravello, tra i tanti eventi abbiamo deciso di dedicarne alcuni a Enrico Caruso. Faremmo due manifestazioni con tre dei più grandi tenori in attività, tre fenomeni vocali il 29 luglio con Juan Diego Florez e l’orchestra del Teatro San Carlo, il 1 agosto con due tenori americani per rimarcare questa doppia carriera di Caruso tra l’Europa, l’Italia e l’America con l’orchestra fisarmonica salernitana. Due grandi concerti per omaggiare un mito dell’inizio del secolo scorso. Con lui si è identificato il mondo, è stato il testimone di eventi tragici come la prima guerra mondiale, il terremoto di San Francesco, l’affondamento del Titanic e l’avvento delle nuove tecnologie. Con Caruso nasce l’industria del disco e il cinema. La Regione Campania cerca di valorizzare la cultura come volano per la promozione di luoghi meravigliosi“.

Come spiegato da Ruggiero Cappuccio, direttore artistico del Teatro Festival:

C’ è stato un lungo lavoro per convergere su questa iniziativa doverosa per un grande artista che non tutti conosciamo sino in fondo. Il lavoro riguarda l’audiovisivo, il cinema, i restauri, la discografia. Come Fondazione in collaborazione con la Film Commission sosteremo un documentario, una mostra. Nel 23 ricorre il 150 anniversario dalla nascita. Tutti sappiamo che ha affrontato ruoli complicatissimi avendo poco più di 26 anni. Tutti noi incontriamo una sirena, qualcosa che ci seduce (un libro, un film, un quadro), c’è un bellissimo racconto di Tommaso di Lampedusa che parla di un sapiente ellenista che incontra nel mare di Sicilia una sirena. Ci sono quelle che riconosciamo subito e quelle no. E’ fondamentale la mitografia della sirena e il rapporto tra la sirena e il canto, Napoli conta il significato, il suono. Caruso è una sirena, ma non individuale ma collettiva. Bisogna capire cosa è accaduto quella sera dell’elisir d’amore al San Carlo ma è una sirena esemplare e sono felice che De Luca dedichi questa attenzione a Caruso. Abbiamo bisogno di esempi, lui nasce povero e grazie al sogno di sua madre decide di studiare e diventa un grande cantante. E viene a dirci che senza lavoro nella vita non si ottiene nulla, sono con lo studio si fanno dei percorsi. Non conosce limiti di tempo e di incontro“.

Altri eventi si terranno al Teatro Trianon, con Geppy Gleijeses che con approfondimenti narrati racconterà Caruso:

Sono coordinatore generale delle imprese di produzione italiane. Conosco tutti i numeri che investe in cultura il Ministero. La cosa più interessante è che la Regione Campania fa prima e più del Ministero. Qui c’è una varietà di eventi. Lo spettacolo che io ho immaginato al Trianon si chiama ‘Caruso vive‘, quando avevo 6 anni a casa dei miei nonni si metteva un grammofono a tromba un 78 giri di Caruso. Ho voluto raccontare la sua vita attraverso due testi, una vita e una leggenda di Pietro Gardano e Ridi Pagliaccio di Canessa, io li leggerò. Incideva per la Victor, ora sono state rimasterizzate ma io non mi sono accontentato. Sono andato in una sala d’incisione e ho chiesto di ripulire il suono. Questo spettacolo sarà inframezzata con Enrico Girardi del Corriere della Sera”.

 


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