Scoperta a Posillipo, emerge il salotto del feroce Pollione: un tappeto di mosaico a picco sul mare

Pollione


Emerge mosaico a Posillipo. Un bellissimo e preziosissimo tappeto di mosaico bianco con una doppia cornice nera per perimetrare un salotto affacciato a picco sul mare di Napoli.

Posillipo, emerge mosaico nella villa di Pollione

La favolosa dimora passò poi nelle mani dell’imperatore Augusto ed ora il mosaico rispunta negli scavi della Villa imperiale di Pausilypon. Si tratta di un pavimento che potrebbe raccontare qualcosa del suo primo proprietario, il ricco e feroce cavaliere campano Publio Vedio Pollione. Era un ricco commerciante di vini e uomo politico di successo, vicino all’imperatore fino a quando non lo mise in imbarazzo al punto da meritare, da morto, qualcosa di simile alla damnatio memoriae.

Le nuove ricerche archeologiche, arrivano da uno scavo condotto dall’archeologo Marco Giglio dell’Università Orientale di Napoli con la concessione del ministero della Cultura e in accordo con la soprintendenza all’archeologia, belle arti e paesaggio. Sotto agli ambienti di servizio delle terme è emerso un pavimento fatto di piccolissime tessere bianche con una cornice nera.

La nostra è ancora un’ipotesi – dice all’Ansa.it Giglio – Manca ancora una datazione stratigrafica, spiega, ma in base allo stile quel salone potrebbe risalire “all’età tardo repubblicana o al massimo Augustea“. Augusto, dopo la morte di Pollione, trasformò quel luogo il cui nome in greco significa “libero dagli affanni” in una specie di città imperiale. Al posto del salotto con vista in cui Pollione intratteneva gli ospiti ordinò di sistemare le terme, anzi i locali di servizio per la sua spa.

Villa imperiale del Pausilypon

Il complesso del Parco archeologico del Pausilypon, aperto al pubblico nel 2009, è raggiungibile da viale Virgilio o dalla discesa Coroglio. L’area archeologica venne così denominata nell’antico 31 a.C., da Publio Vedio Pollione, un cavaliere e un liberto romano ovvero uno schiavo affrancato, che decise di trascorrere alcuni giorni nello splendido scorcio naturale situato tra la baia di Trentaremi e la cosiddetta ‘Gaiola’, parco sommerso, tutelato dalla Sovrintendenza Speciale dei Beni Archeologici di Napoli e area marina protetta dal 2002 con decreto interministeriale.

Il Pausilypon (dall’etimologia greca: “sollievo dal dolore” – ndr), ospita innumerevoli testimonianze storiche e archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche che nel tempo hanno sempre attirato turisti da ogni dove. Meravigliosa è la villa imperiale di Pausilypon, ma anche il teatro dell’Odeon e ancora il suggestivo palazzo degli Spiriti. Punta di diamante della zona archeologica è – sine dubio ac sententia – la favolosa Grotta di Seiano.


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