Galleria della Vittoria: l’opera urbana del Regime più importante d’Europa

La Galleria Vittoria


Vi avevamo informato che la Galleria della Vittoria nelle ultime ore è stata chiusa d’urgenza dopo il crollo di alcuni calcinacci e che per un po’ non è possibile percorrere il suo condotto lungo 609 metri che collega le zone di Napoli da est a ovest.

Come riportato da Storiacity.it, la Galleria della Vittoria fu aperta al traffico pesante della città di Napoli nel 1929, diventando l’opera urbana del Regime Fascista più importante d’Europa. Per la sua realizzazione il Comune di Napoli istituì un bando di gara pubblico che venne vinto in un primo momento dall’ingegner Monticelli. Il progetto venne però cestinato poiché nel disegno il tunnel avrebbe dovuto avere l’imbocco all’altezza di Via Serapide, e fu così che la Galleria della Vittoria, così denominata molto probabilmente per la battaglia di Lepanto del 1571, venne definitivamente progettata e realizzata dall’ingegnere Michele Guadagno.

Il fronte orientale della Galleria che affaccia su Via Acton venne ideato dall’architetto Giuseppe Madonna, e qualche tempo dopo venne aperto un nuovo bando per la realizzazione a via Chiatamone della nuova facciata occidentale del tunnel. Il vincitore del concorso fu Roberto Pane anche se furono riconosciuti con i giusti meriti i progetti di Camillo Guerra, Marcello Canino e Michele Jammarino.

Pane nel suo progetto aveva disegnato un’ampia esedra nella parte superiore della facciata esterna della Galleria Della Vittoria che era accompagnata da linee e suggestivi colori. I lavori del suo progetto terminarono definitivamente nel 1933.


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