Mihajlovic in campo con la leucemia: quando l’amore per il calcio è una ragione di vita


Sinisa Mihajlovic, un campione dentro e fuori dal campo. Ha voluto guidare il suo Bologna nonostante la malattia.

Un gesto bellissimo ed emozionante quello dell’allenatore serbo del Bologna. Sinisa Mihajlovic ieri era infatti seduto in panchina a guardare e guidare con tutte le sue forze i rossoblu. Ci teneva tantissimo ad essere lì. Si è presentato al Bentegodi di Verona in auto privata evitando tutti i luoghi pubblici.

Nonostante il parere contrario dei medici e della società, Sinisa non ha voluto sentir ragioni. Ha lasciato per qualche ora l’ospedale dove sta effettuando il ciclo di chemioterapia che terminerà questa settimana.

Sono infatti trascorsi soltanto 45 giorni dall’inizio della malattia. Durante gli inizi di Luglio aveva infatti dichiarato di essere affetto da leucemia in forma grave. Gli effetti ed i segni della chemio sono visibili e sotto gli occhi di tutti. Si è presentato con un berretto e un vistoso cerotto al collo oltre all’aver perso parecchi chili.

Mihajlovic però è un combattente, è sempre stato un leone quando era giocatore. Un leone anche da allenatore. Ed ora lo sta dimostrando anche fuori dal campo. Un esempio di passione, di vita e di chi non vuole mollare. Un esempio per tutti i tifosi e per tutti gli amanti dello sport. Perché il calcio, come tutti gli altri sport, non si limita a correre dietro ad una palla, è qualcosa che va oltre. Per molti è una vera e propria ragione di vita, come lo sta dimostrando Sinisa.


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