Quando Napoli tifò Maradona: che accadrà con l’Italia di Insigne e il Belgio di Mertens?


“L’Italia vi ignora per tutto l’anno e adesso vi chiede aiuto per sostenere la Nazionale. Solo ora l’Italia si ricorda di Napoli. Queste furono le famose parole di Diego Armando Maradona alla vigilia della semifinale Italia-Argentina ai Mondiali del ’90, giocata al San Paolo. Diego, fresco vincitore del secondo Scudetto col Napoli, cercava il consenso dei napoletani nel suo tempio. E il popolo, che considerava il campione argentino un mito, si divise.
Ci sono più versioni sulla vicenda: chi sostiene che gran parte del San Paolo tifasse davvero Argentina e chi afferma che in realtà lo fece soltanto una piccola parte dello stadio. Ancora oggi, come allora, da Beppe Bergomi a Riccardo Ferri, i protagonisti di quella semifinale affermano che se si fosse giocato a Roma, che aveva un clima diverso, magari la partita sarebbe potuta andare in altro modo (l’Italia venne sconfitta ai calci di rigore, dopo aver subito il primo gol in tutta la competizione nei tempi regolamentari). Pur non dando direttamente la colpa al tifo, forse da qui nasce il disamoramento dei tifosi napoletani per la Nazionale Italiana di calcio. I tifosi si sono sentiti delusi e umiliati anche dalla stampa.

Italia di Insigne o Belgio di Mertens?

In questi ultimi anni, la frattura è ancora presente. Anche se probabilmente, con un maggior inserimento di giocatori del Napoli o napoletani (nonostante la mancata convocazione di Politano per far posto allo juventino Bernardeschi), il tifo napoletano ha provato a riavvicinarsi alla Nazionale, trovandola più divertente e più “meritocratica”. E la presenza di un giocatore amato come Lorenzo Insigne è stata sicuramente una condizione decisiva al ricongiungimento. Tuttavia questo non vale per tutti. Il disamore è dovuto a più fattori. Dal famoso “blocco Juve” degli anni passati, ai soliti beceri cori degli stadi che inneggiano al Vesuvio, alla tendenza del popolo napoletano ad idolatrare i giocatori più rappresentativi, anche se non italiani: Higuain, Cavani, Hamsik… e forse Dries Mertens.

Il campione belga, infatti, sarà il prossimo avversario dell’Italia ai quarti di finale degli Europei. Venerdì 2 luglio alle ore 21, Italia-Belgio potrebbe essere la nuova Italia-Argentina, con Mertens come Maradona. Da un lato la Nazionale di Insigne, dall’altro il bomber più prolifico della storia del Napoli e uno dei giocatori più amati di sempre dai tifosi azzurri. La napoletaneità di Mertens e la sua vicinanza al popolo gli sono valsi il soprannome di Ciro. Dries vorrebbe addirittura chiudere la carriera nella sua amata Napoli.
E qui nasce il dubbio: da che parte starà il tifo napoletano? Tiferà Italia o Belgio? Insigne o Mertens? O semplicemente guarderà la partita con distacco, magari sperando nel gol di qualche pupillo?
Il popolo napoletano, ad ogni modo, è sempre dalla parte di chi riesce a rappresentarlo di più e i pareri saranno molteplici e discordanti. E nessuna opinione è da condannare, ognuno fa ciò che vuole. Ma su una cosa saranno tutti d’accordo: se l’Italia deve uscire, che sia almeno per un gol di ‘Ciro’.


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