Bonucci chiude il caso Rizzoli: “Nessuna testata, volevano destabilizzarci”


Rizzoli lo ha scagionato, ma lui rincara la dose e rispedisce al mittente le accuse, con tanto di stoccata finale. Leonardo Bonucci, nel corso di un’intervista rilasciata a La Nazione, ha chiuso il “caso testata” che lo ha visto protagonista durante Torino-Juve dello scorso 20 marzo, terminata 4-1 per i bianconeri:

“Ho sbagliato nella protesta eccessiva e giustamente sono stato ammonito. Ma mai e poi mai mi sarei sognato di toccarlo con la testa. Cosa che non è mai successa, come ha confermato anche lui. Quando si tratta di dar contro la Juve si analizzano i fotogrammi, si cerca di tutto. Forse pensavano di destabilizzarci”.

Secondo Bonucci, quindi, la Juve sarebbe quasi perseguitata. Perché? Il difensore lo spiega così: “Quando vinci diventi antipatico, mi ricordo il primo anno con Conte e quello precedente del settimo posto. Un errore a favore non suscitava scalpore. Eravamo simpatici allora”.

Eppure, guardando e riguardando le immagini di quell’episodio, caro Bonucci, la verità sembra un’altra. Ma noi siamo solo invidiosi, vero?


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