Josi Della Ragione e l’addio a Diego: “A chi giudica: fate silenzio, si tratta di rispetto”


Il mondo della politica campana non si è tirato indietro dal regalare un caloroso saluto al nostro Dio del calcio: Diego Armando Maradona. Il messaggio più affettuoso, probabilmente, è stato quello del sindaco di Bacoli Josi Della Ragione che, attraverso due post sulla sua pagina Facebook, ha saputo esprimere il dolore suo e di un intero popolo.

Il sindaco Della Ragione, infatti, è probabilmente uno dei sindaci campani più amati: un giovane che ha dimostrato di saper lavorare per la sua città ma che, al contempo, sa sempre dimostrare anche il suo lato umano e fragile. Con il suo messaggio d’addio per Diego, infatti, è riuscito ancora una volta a esprimere benissimo la sua personalità.

Il primo post di Josi Della Ragione risale a ieri sera. Si tratta, forse, del messaggio dettato dal primo impatto, dalla botta forte data dalla notizia della scomparsa dell’unico e solo numero 10: “Lo scudetto al petto, la fascia al braccio, la maglia azzurra. Maradona. Napoli piange il suo ultimo re. Alla notizia della tua morte, ho chiamato mio padre.

“Come si fa quando muore un pezzo della tua vita. Diego Armando Maradona, da queste parti, è stato questo. Un pezzo di famiglia. Perché oggi il mondo perde il più grande calciatore di tutti i tempi. Mentre ogni napoletano, invece, saluta commosso colui che è stato più di un parente. Un fratello, uno zio, un nipote, un papà.

“Parte del proprio sangue. Fibra della propria anima. Abbiamo sofferto nei momenti più bui della tua vita. Abbiamo gioito quando sei riuscito a rialzarti, fiero. Perdonandoti ogni cosa, proprio come si fa con un figlio. Il tuo volto, la tua immagine, è impressa in ogni angolo di questa città. Dalle mura ai palazzi, dalle stanze di casa alle auto.

“C’è chi ti ha impresso per sempre sulla sua pelle; c’è chi conserva la tua foto come fosse un amuleto. Da queste parti, non sei stato semplicemente “el football”. Ma la gioia, il riscatto, l’amore. Un’istituzione, la religione, un atto di fede.

“Grazie di tutto, Diego. E perdona le lacrime, versate per te che tanto hai fatto per regalarci attimi indelebili di felicità. Ma non possiamo frenarle. Oggi, non possiamo fare a meno di piangere. La tua gente, il tuo popolo, è in lutto.

“Si stato ‘o primmo ammore,
e ‘o primmo e ll’ùrdemo sarraje pe’ me”.
Ieri. Oggi. Per l’eternità.
Addio, Diego”.
Qui di seguito, il post ufficiale del sindaco Josi Della Ragione sulla sua pagina Facebook:

Lo scudetto al petto, la fascia al braccio, la maglia azzurra. Maradona. Napoli piange il suo ultimo re. Alla notizia…

Pubblicato da Josi Gerardo Della Ragione su Mercoledì 25 novembre 2020

Oggi, però, Della Ragione è tornato su Facebook per lasciare una sottile invettiva e per ricordare, ancora una volta, Diego: “Ai tanti “maestri di vita” che, anche nel giorno della sua sua morte, osano giudicare Maradona per le sue umane debolezze, vorrei sommessamente consigliare di praticare l’arte nobile del silenzio.

“Almeno in questo tempo di lutto. È una questione di rispetto, nulla più. Rispetto verso la leggenda, il calciatore, l’uomo. Rispetto verso chi ha sempre pagato in prima persona per gli errori commessi. Rispetto per chi ha devastato se stesso, non altri. Rispetto per chi ha sempre dato, lottando per gli ultimi. Come lo era stato lui.

Rispetto per chi ha regalato felicità, riscatto. Rispetto per chi dal nulla, dalla fame, è divenuto mito in terra. Pagandone tutte le conseguenze. Maradona non ha bisogno di avvocati. Ma ai “censori” che discettano sul web su “come si campa”, con il cadavere di Diego ancora caldo, vorrei ricordare il più grande campione di tutti i tempi, rotolare nel fango di un campetto di Acerra per una partita di beneficenza.

“O il re del calcio salutare, in silenzio, di notte, senza telecamere, i bimbi di Napoli che esprimevano l’ultimo desiderio prima di morire. “Non è stato un esempio”, scrivono. Ma lui non voleva esserlo. Era semplicemente Diego Armando Maradona. Il bambino che amava il pallone, e che voleva giocare e vincere il Mondiale con la sua Argentina.

“L’uomo che ha vissuto una vita intera con il peso enorme di essere divenuto leggenda. Un flagello, più che una gioia. Per questo, silenzio. Rispetto. Nessuno chiede di giustificarlo. Ma la si smetta, dall’alto di non so quale vetta morale, di giudicarlo. Onore a te, Diego. Grazie, Maradona. Riposa in pace”.

Qui di seguito, il secondo post:

Ai tanti “maestri di vita” che, anche nel giorno della sua sua morte, osano giudicare Maradona per le sue umane…

Pubblicato da Josi Gerardo Della Ragione su Giovedì 26 novembre 2020

 


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