Ziliani attacca la Juve: “Ha falsato 10 campionati e il Ministro dello Sport si indigna per la penalizzazione”


Il giornalista Paolo Ziliani torna ad affrontare la questione Juventus e la penalizzazione inflitta e poi sospesa al club bianconero nell’ultimo Campionato di Serie A, appena vinto dal Calcio Napoli, in seguito ai processi relativi a plusvalenze e falsi in bilancio, che avrebbero alterato l’andamento delle ultime stagioni.

Lo fa attraverso le pagine de ‘Il Fatto Quotidiano“, analizzando le parole del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.

Un signor ministro. Il problema di Abodi: gli illeciti? No, la giustizia che li persegue

Sembra incredibile ma è così. Andrea Abodi, vale a dire il “ministro per lo sport e i giovani” in persona, intervenendo nei giorni scorsi all’evento – non propriamente memorabile – “Il Foglio a San Siro”, ha lanciato il suo grido di dolore e ha testualmente dichiarato: “L’attualità ci pone davanti al problema della giustizia sportiva”.

Ziliani, per Abodi la penalizzazione alla Juve non andava inflitta

Per capirci: secondo il ministro a dover essere più credibile e trasparente non sono i comportamenti dei dirigenti del calcio, è la giustizia; che poi se è tempestiva, come quella che lunedì prossimo infliggerà una nuova penalizzazione alla Juventus, allora no, non va bene perché inficia la regolarità del campionato.

In pratica: la Juventus sta andando incontro a una serie di condanne – per i processi plusvalenze, manovre stipendi, agenti collusi, club succursali – con relative pesanti sanzioni per gli infiniti illeciti compiuti in violazione dell’articolo 4 (lealtà sportiva) che a detta dei pm torinesi e dei giudici della Corte d’Appello e del Collegio di Garanzia, che hanno già condannato in via definitiva e non più appellabile Agnelli, Arrivabene, Paratici e Cherubini, hanno “alterato la regolarità delle competizioni” per anni.

Ziliani e la penalizzazione Juve, per Abodi non contano i dieci precedenti campionati irregolari

Ma ad Abodi che siano stati irregolari i dieci campionati precedenti non importa; lui, sguardo fiero e petto in fuori, guarda avanti e dice che non è irregolare questo, di campionato, perché alla Juventus vengono tolti punti a manifestazione in corso costringendola a retrocedere dal 2° al 5° o all’8° posto, il che diciamolo, non è bello.

Oltretutto, s’indigna il ministro, le penalità vengono inflitte per illeciti commessi nelle stagioni precedenti e non in questa; par di capire che per Abodi assicurare alle patrie galere, poniamo, un maxi evasore fiscale che si gode i soldi delle sue truffe a Miami tra champagne e belle donne è irrispettoso.

Questo, signore e signori, è il “ministro per lo sport e i giovani” del governo in carica. E se per il futuro dello sport abbiamo smesso di sperare e di stare in pena ormai da un pezzo, un po’ ci dispiace per i giovani: meriterebbero guide migliori.

E però, questo è quel che passa il convento. Una prece.


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