Gravina, ora la vittima è Acerbi: “Lo abbraccerò, chi indossa la maglia azzurra ha certi valori”

Gravina sul caso Acerbi-Juan Jesus


Continuano le polemiche, a giusta ragione, dopo l’assoluzione di Francesco Acerbi per la questione degli insulti razzisti a Juan Jesus. Il calciatore dell’Inter non è stato squalificato, ma non solo, si è anche trasformato in vittima affermando che in confronto il cancro è stato una passeggiata. Di avere avuto più paura per il polverone di questi giorni che quando seppe di essere affetto da un male potenzialmente in grado di far cessare la sua vita. Non vogliamo entrare nel merito, lasciamo ai lettori le proprie conclusioni. Nel frattempo il difensore ha ricevuto la solidarietà senza riserve da parte di Gabriele Gravina, presidente della FIGC.

La solidarietà di Gravina ad Acerbi senza riserve

Durante la conferenza stampa del consiglio federale Gabriele Gravina ha affermato: “C’è una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Io accetto il verdetto e sul piano umano non mi esimerò dall’abbracciare Acerbi quando lo vedrò. Noi abbiamo appreso di una verifica del giudice sportivo, voi sapete che era convocato in Nazionale e in via precauzionale, per evitare forme di distrazione, lo abbiamo lasciato a casa. Per policy interna ha dato le sue motivazioni e noi crediamo alle parole di Acerbi, chi indossa la maglia azzurra si esprime con certi valori. Sappiamo che è un bravo ragazzo e quello che ha dato”.

Acerbi assolto per mancanza di prove: di cosa si è scusato allora in campo?

È bene ricordare a Gravina ed a tutti che Acerbi è stato assolto per mancanza di prove, e non con la formula di una non sussistenza del fatto. Secondo il Giudice Sportivo il difensore avrebbe dovuto insultare Juan Jesus in maniera plateale, urlandogli negro ai quattro venti. Ogni persona dotata di buon senso capirà che sarebbe stato impossibile.

Ed allora, se le sentente vanno accettate, va accettato anche che le circostanze impediscono di sostenere che Francesco Acerbi non abbia insultato il giocatore del Calcio Napoli con un epiteto razzista. Bisogna accettare che, stando così le cose, è quanto meno inopportuno farlo passare per martire di una gogna mediatica, dato che le scuse rivolte in campo sono un ossimoro rispetto alla ritrattazione su tutta la linea fatta successivamente. Di cosa si è scusato allora Acerbi con Juan Jesus?

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