Torre del Greco e la Turris: un amore in crisi?


Negli ultimi giorni è avvenuto un episodio che ha messo in luce un problema (tra i tanti) di Torre del Greco. Ci riferiamo al video dei bambini torresi che ha fatto il giro del web, in cui cantano il coro del Calcio NapoliUn giorno all’improvviso“. Fin qui, nulla di strano. O Almeno, sembrerebbe. Tra i tanti che hanno guardato con fervore questa iniziativa, c’è anche chi non ha apprezzato affatto questo video, perché rifletterebbe l’assoluta indifferenza dei torresi verso la prima squadra della città, la Turris. Sui vari social network infatti, non sono mancati commenti negativi, o parzialmente positivi, in merito. Perché è giusto avvicinare i ragazzi, fin da piccoli, ad uno sport come il calcio. Ma è comunque singolare il fatto che, un video del genere, non sia stato realizzato facendo cantare ai bambini uno dei cori più importanti del tifo corallino: “Vengo da Torre del Greco“. Coro che racchiude appieno tutta l’appartenenza del torrese alla propria città.

La domanda quindi sorge spontanea. Alle nuove generazioni, interessa ancora la Turris? Per rispondere, bisogna fare riferimento a diversi fattori, che esulano dal rettangolo verde di gioco. Prima di tutto, la straordinaria stagione del Napoli ha portato il pubblico di Torre del Greco ad allontanarsi progressivamente dall’Amerigo Liguori, preferendo quindi restare a casa a tifare Napoli davanti alla tv. Le vicissitudini societarie intercorse tra la tifoseria e la società la scorsa estate, hanno allontanato (forse) quei tifosi ancora scottati per la precedete presidenza firmata Mario Moxedano. Fino ad’ora però, va detto, la società non ha tradito le attese. La Turris continua nel suo campionato di sofferenza e sacrificio, volto al mantenimento della categoria. Una salvezza che si è complicata nelle ultime gare, ma che già questa domenica potrebbe trovare una svolta decisiva.

Al di la del Napoli e della stagione di sofferenza della Turris, c’è da includere un altro elemento. Ovvero, le condizioni attuali dello stadio. L’Amerigo Liguori è un impianto che necessita, al più presto, di lavori certosini e strutturali, che consentano di godere di uno spettacolo sportivo al meglio. Le gradinate sono tutt’altro che confortevoli, e anche la tribuna stampa necessita di vari ritocchi, per consentire ai giornalisti presenti di offrire un certo tipo di lavoro ai tifosi corallini. In tal senso, sembra molto distante l’amministrazione comunale dalle vicende della Torre del Greco calcistica. Il sindaco Ciro Borriello, il 23 febbraio 2015 (quando la Turris batteva la Sessana e si avvicinava alla promozione in Serie D) aveva annunciato due nuovi progetti. Progetti che però non hanno ancora visto la luce.

Diversi sono stati i tentativi per avvicinare le nuove generazioni alla Turris. Tentativi che sono purtroppo andati a vuoto. In passato Orgoglio Corallino aveva provato ad entrare nelle scuole torresi, al fine di coinvolgere i più giovani al mondo corallino. Un’ iniziativa, che non ha mai avuto però seguito. Anche la società sta attualmente cercando di invogliare i ragazzi ad avvicinarsi alla Turris, ospitando ogni domenica diverse scuole calcio. Iniziative sicuramente lodevoli, ma che si scontrano con le difficoltà del territorio.

Mettendo insieme tutti questi fattori, non stupisce quindi che l’attenzione verso la Turris sia progressivamente calata. Così come il pubblico presente al Liguori la domenica, paradossalmente in numero minore rispetto alla scorsa stagione, quando la Turris giocava nell’ “inferno” dell’Eccellenza. Un segnale importante in tal senso, potrebbe arrivare già questa domenica, quando i corallini affronteranno una sfida di cartello contro il Francavilla. Una sfida da non sbagliare.


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