Volontari riportano alla luce un muro romano della Grotta di Seiano


La Campania ha davvero tantissimi luoghi da sogni, ci sono luoghi famosissimi ma anche posti davvero di nicchia, come ad esempio la Grotta di Seiano, parte del Parco Archeologico del Pausilypon, che altro non è che una galleria di epoca romana scavata nel tufo della collina di Posillipo, lunga più di 700 mt.

Il suo nome deriva dal prefetto dell’imperatore Tibero, Lucio Elio Seiano, che allargò la galleria nel I sec. d.C., cinquant’anni dopo la sua realizzazione. Per quanto poco conosciuta questa grotta, non è lasciata a se stessa, esistono dei volontari inseriti della squadra della cooperativa 25 giugno che si dedicano alla pulizia e al controllo del luogo con grande dedizione.

Pochi giorni fa, questi splendidi uomini e donne si sono dedicati alla pulizia dell’ingresso della grotta e, eliminando le erbacce, hanno rinvenuto un muro in opus reticulatum che proteggeva l’accesso alla galleria. Naturalmente non è una scoperta storica, che ci fosse questo muro si sapeva, ma la cosa sorprendente è che la vegetazione aveva coperto questo splendore e i volontari l’hanno riportata alla luce.

I nomi dei volontari che hanno ripulito il muro della Grotta di Seiano sono: Ciro Annunziata e Antonio Vitale della squadra di diserbamento, poi il gruppo del “Pausylipon” costituito da Alberto Pepe, Eugenio Bonardi, Lucia Corteciano, Giovanni Foglia, Giovanni Garbato e Salvatore Corteciano. Già in passato essi hanno ripulito la strada e i giardini del belvedere che affaccia su Nisida e ridipinto, a proprie spese, le cancellate che erano arrugginite.


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