Sgarbi: “La narrazione alla Saviano da un’immagine negativa della città”


Nelle ultime ore il noto critico d’arte e polemista televisivo, Vittorio Sgarbi, ha palesato il suo punto di vista sulle nomine dei nuovi Direttori dei più importanti musei italiani.

A Il Mattino ha commentato così la nomina del nuovo Direttore del Museo di Capodimonte, il francese Sylvain Bellenger: “Bellenger non lo conosco, ma non ho alcun pregiudizio nei suoi confronti. Anzi, se dobbiamo dirla tutta, c’è poco da meravigliarsi, Napoli ha sempre esercitato un grande fascino sui francesi“. [] “Nel caso di Capodimonte, -continua Sgarbi – che fosse stato un italiano e non un francese, comunque nel suo destino ci sarebbero state da superare difficoltà enormi. D’altra parte il fatto che sia straniero non significa che abbia di per sé le capacità che non avrebbe avuto un italiano“.

Il critico d’arte, suggerisce anche una strategia di valorizzazione turistica del patrimonio di Capodimonte, troppo difficile da raggiungere persino per un napoletano: “Di avere la possibilità di esportare le mostre a Palazzo Reale. È questo il vero avamposto della cultura museale napoletana, ed è questo lo spazio che bisognerebbe destinare ai tesori di Capodimonte. Il cuore pulsante della città, dove si raccolgono moltissimi turisti, è la zona dalle parti del Gambrinus, quindi è là che bisogna agire“.

Oggi Capodimonte, – afferma amareggiato – che considero il secondo museo italiano per importanza, riesce ad attirare un numero di visitatori annui ridicolo. Peccato che il nuovo Governatore della regione Campania, De Luca, non abbia nominato un Assessore alla cultura”, []La comunicazione rimane ancora un punto molto debole. Capodimonte, ma in generale la città, ha bellezze artistiche di enorme valore, ma finché prevale la narrazione alla Saviano l’immagine della città ne uscirà sempre negativa“.

Sgarbi ha avuto parole dure anche sulle modalità di nomina dei direttori museali, giudicandola non idonea per un paese che dovrebbe vivere di Beni Culturali: “Io non ho voluto partecipare perché di questa commissione hanno fatto parte persone che valgono infinitamente meno di me. E poi critico alla radice proprio l’idea del concorso internazionale. Il ministro dei Beni culturali, Franceschini, ha tutti i poteri per decidere senza dare conto a nessuno, fra l’altro rispettando le gerarchie di anzianità dei bravissimi italiani. L’ormai ex direttore degli Uffizi ha fatto benissimo, ma ha partecipato al concorso ed è stato bocciato, così adesso arriva anche lì un nome nuovo, un tedesco, che sarà pure bravo, però…“.


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