Contromano in tangenziale, sentiti i testimoni: “Abbiamo provato a fermarlo ma…”


Non è stato un errore, non è stata una tragica fatalità, Aniello Mormile ha imboccato il senso di marcia perché voleva lo scontro. Queste le testimonianze raccolte dalla Procura dai testimoni che quella notte hanno incrociato la macchina del Dj che viaggiava contromano a velocità folle sulla tangenziale di Napoli.

Una circostanza assurda, indimenticabile, spaventosa, un ricordo doloroso che i sei automobilisti convocati hanno descritto con dovizia di particolari, raccontando agli inquirenti ciò a cui hanno assistito la notte tra il 24 e il 25 Luglio. Continuano le indagini volte a ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente e la motivazione che ha spinto Mormile ad effettuare l’inversione a U che ha causato due morti, la sua giovane fidanzata Livia Barbato e Aniello Miranda, un uomo che si stava recando a lavoro.

Si indaga, come rivelato da IlMattino.it, proprio nel rapporto tra i due che potrebbe nascondere il movente della follia. Individuata la presenza di un’altra donna nella vita di Mormile, un’amante tenuta nascosta, che presto verrà ascoltata.

I sei automobilisti non hanno avuto dubbi nel dire che il Dj fosse deciso e lucido nel compiere quella manovra. Tutti ricordavano di aver lampeggiato e suonato il clacson per attirare la sua attenzione, ma lui procedeva dritto e sicuro, senza tentennamenti. Continuano le perizie che potrebbero raccontare molto di quella assurde notte in cui hanno trovato la morte due innocenti.


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