Nasce a Napoli il primo robot pizzaiolo. Ecco dove vederlo

RoDyMan


La robotica, negli ultimi anni, si è evoluta sempre di più: le macchine umanoidi riescono a compiere manovre e gesti sempre più complessi, sempre più simili ai movimenti umani. Cosa succede, quindi, se si programma un robot per fare la pizza e per compiere tutti i piccoli gesti che i pizzaioli esperti fanno per impastare, condire ed infornare? Ci ha pensato un Dream Team di ricercatori dell’Università di Napoli Federico II, il “Prisma”, che, con la coordinazione del Prof. Bruno Siciliano, ha creato il primo robot umanoide in grado di preparare autonomamente una pizza.  RoDyMan, questo il suo nome, è dotato di una telecamera e di un sistema kinect, un apparecchio presente su molti videogiochi in grado di “catturare” e ripetere i movimenti osservati. E’ proprio grazie a questo sistema che il robot pizzaiolo potrà apprendere i movimenti di un esperto maestro napoletano.

RoDyMan verrà esposto e presentato durante tutto il fine settimana in nove padiglioni allestiti dalla Città della Scienza, in collaborazione con la Federico II, in Piazza Plebiscito. Eppure viene da credere che questa nuova invenzione potrebbe essere un vero rischio per i pizzaioli napoletani e per il buon nome, e il buon sapore, della nostra pizza. Preoccupazione evidenziata da Leggo in un’intervista al coordinatore del progetto: L’obiettivo – chiarisce Siciliano – non è sostituirsi a ciò che è insostituibile come un bravo chef pizzaiolo napoletano bensì dimostrare come un robot possa arrivare a livelli di destrezza comparabili con quelli umani. La capacità di RoDyMan di entrare in relazione con gli esseri umani, rappresenta il cuore del progetto”. Del resto, noi napoletani sappiamo bene che la pizza non è una semplice ricetta, ma arte, ed è risaputo che una macchina non potrà mai eguagliare l’arte di un maestro.


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