Ombrelli aperti in circumvesuviana… e la foto diventa virale


Un cittadino napoletano, nonché fortunato utente della circumvesuviana della tratta Napoli-Sorrento, ha inviato a Luca Abete una particolarissima foto: persone che viaggiano nei vagoni del treno con l’ombrello aperto, causa pioggia.

Il giornalista di Striscia ha pubblicato la foto sulla sua pagina ufficiale Facebook e l’immagine sta facendo il giro del network; finora, tra i gravosi problemi, messi in risalto quotidianamente dall’utenza cittadina, questo mancava e non ha tardato ad arrivare. In effetti, è impensabile che piova in un treno, in pieno giorno, in una città….europea.

Tuttavia, questo particolare episodio è solo la punta sarcastica dell’iceberg: è ormai da anni che la circumvesuviana presenta grossi problemi strutturali, logistici e di basilare inefficienza. Corse dei treni tagliate, anche negli orari di punta, ritardi continui, assenza di personale e strutture in diverse stazioni del napoletano, pessima manutenzione di binari e carrozze. Si potrebbe continuare se non all’infinito, per almeno una decina di pagine word, tuttavia l’elenco è immaginabile e ampiamente sperimentato, purtroppo.

Ma di chi è la colpa? perché i trasporti della circumvesuviana differiscono così tanto, sia strutturalmente che efficientemente, da altri mezzi pubblici campani? i quali, sebbene non si trovino ai primi posti delle classifiche nazionali, comunque rispondono più che bene ai loro compiti e rispettano le necessità dei cittadini: alcune linee della metropolitana di Napoli ne sono un chiaro esempio.

La circumvesuviana è gestita dall’ EAV (Ente Autonomo Volturno), il quale ha come unico socio la Regione. Non è facile capire le dinamiche di gestione, ma è semplice farsi un idea del problema se si pensa che l’ EAV possiede un buco finanziario che si aggira attorno ai 300 milione di euro, se non aumentato negli ultimi tempi.

Fin quando la circumvesuviana nascondeva le sue falle al pubblico e riusciva a sostenere comunque ritmi pseudo-normali, nessuno si interessava di Come l’EAV spendesse i soldi della società. Attualmente, invece, i cittadini si stanno mobilitando sempre di più, fino a creare gruppi facebook e forum di discussione a riguardo; cosicché sempre più informazioni, circa la gestione economica, sono state portate all’attenzione della collettività.

Una degli ultimi aggiornamenti, riguarda infatti acquisti incoscienti:  “Da anni questo carrozzone di nome Eav ha acquistato una decina di piccoli bus elettrici. Prezzo: 200mila e passa euro cadauno. Sono parcheggiati da anni in un piazzale. Sono stati assicurati per anni, pagando alla compagnia di assicurazione decine di migliaia di euro ogni anno. Questi bus non hanno mai percorso manco un chilometro. E credo siano inutilizzabili. Erano stati acquistati per fare servizio in Costiera Sorrentina. Hanno scoperto che non ce la facevano a salire e scendere per le strade che portano a Sorrento… dove ovviamente c’è chi pensa ad assicurare questo servizio in nome e per conto della Regione Campania” . Questo il testo di uno dei cittadini impegnati nel problema circumvesuviana.

Sono molte le ipotetiche speculazioni che l‘Eav in questi hanno avrebbe prodotto, tra cui assunzioni dirigenziali futili alla luce della reale esigenza tecnic e sono tante le inchieste che si cercano di fare a riguardo, rintracciando nomi, date e dinamiche ambigue….tuttavia, non si arriva mai a risposte concrete. E’ come un pozzo senza fondo o, in questo caso, senza Fondi.

 


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