L’appartamento pagato dallo Stato italiano dove si insegnava il terrorismo


L’Europa si interroga su come affrontare l’emergenza terrorismo dopo l’attacco a Parigi che ha il sapore amaro di una vera e propria dichiarazione di guerra. Anche l’Italia, questa mattina, procederà in una riunione tenuta da Angelino Alfano, a prendere quelle misure cautelari a protezione del Paese. Ma qualcosa non funziona se è vero che sarà prossimamente il tribunale di Bolzano a giudicare ben 7 persone ritenute pericolose tanto da essere capaci di organizzare sequestri di persone e attentati, almeno potenzialmente.

La storia, riportata da Altoadige.gelocal.it, narra di Abdul Rahman Nauroz arrivato in Italia e protetto perché minacciato in Iraq. Per questo motivo, lui insieme ad altri suoi “protetti”, vivevano nel nostro Paese con lo Stato Italiano a farsi carico di pagargli l’affitto dell’appartamento. Uno dei suoi adepti riceveva un sussidio di 2000 euro al mese grazie alla circostanza di avere ben 5 figli a carico.

In quell’appartamento, Nauroz, insegnava il terrorismo diventando il capo della cellula italiana di “Rawti Shax”, organizzazione terroristica molto pericolosa.

L’Italia pagava una base terroristica, questa è l’incredibile ipotesi su cui i magistrati dovranno emettere un verdetto. Una circostanza inquietante che rivela, probabilmente, quando finora la guardia non sia stata così alta. L’attacco a Parigi, però, dovrebbe da oggi in poi far alzare delle barricate in Europa e studiare un’azione per contrastare la minaccia del terrorismo islamico.

 


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