Attentati Parigi: identificato un altro dei terroristi. Ecco come comunicavano tra loro


Parigi è ancora sotto choc per gli attentati avvenuti venerdì scorso. La Polizia francese è riuscita a risalire all’identità degli attentatori morti nel corso del conflitto a fuoco e di quelli ancora vivi. Uno di loro, un terrorista kamikaze, Ahmad al Mohammad, era un giovane siriano entrato in Francia come rifugiato spacciandosi per un immigrato.

Nato il 10 settembre 1990 ad Idlib il terrorista è stato identificato grazie alle impronte digitali prese precedentemente in Grecia dove era arrivato con passaporto siriano. Adesso la polizia dovrà accertare che non si tratti di un passaporto falso.

La Polizia è riuscita ad identificare anche la mente dietro le operazioni di Parigi. Pare si tratti di un cittadino belga, Abdelhamid Abaaoud, a capo di una cellula jiadista sgominata lo scorso gennaio. Abdelhamid Abaaoud è riuscito a scappare in Siria prima di essere arrestato.

Prima delle azioni messe in atto dai terroristi a Parigi, secondo il quotidiano inglese Mirror – che cita come fonte il ministro dell’interno belga Jan Jambon – i terroristi sono stati in contatto ed hanno comunicato con i vertici dell’Isis attraverso la chat della Playstation 4S, una chat quasi impossibile da monitorare e tenere sotto controllo.

Nel frattempo sono state smentite le notizie della cattura di Abdeslam Salahil terrorista in fuga verso l’Italia. Secondo la procura generale belga non sarebbe lui l’uomo catturato in un blitz di questa mattina a Molenbeek.

Nel frattempo a Parigi la Polizia, che prosegue freneticamente le indagini, ha effettuato già 168 perquisizioni in casa di individui sospetti ed ha arrestato 23 persone sequestrando 31 armi di cui alcune da guerra.


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