Fatima Sergio, la jihadista torrese, sarebbe pronta al martirio


Maria Giulia Fatima Sergio, la foreign fighter originaria di Torre del Greco e ricercata dalla procura di Milano per terrorismo, sarebbe, secondo il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, addestrata all’uso di armi sia lunghe che corte e pronta all’esecuzione di qualsiasi richiesta le venisse fatta da parte dell’Isis.

La ragazza si troverebbe al momento in Siria a combattere per il Califfato e ci sarebbe arrivata attraverso la Turchia insieme a suo marito dopo aver contratto il matrimonio a Bergamo. Secondo le indagini sarebbe emerso che la famiglia della ragazza era pronta a raggiungerla in Siria. In particolare la sorella di Fatima Sergio avrebbe subito dalla stessa un’incessante attività di indottrinamento e arruolamento che avrebbe poi condotto a sua volta su altre donne, in particolare una cittadina ucraina, Lupan Yevdokiya ‘Dunia. Per fortuna l’intera famiglia è stata arrestata prima di partire.

Il padre della ragazza, sulla quale pende un’accusa di organizzazione di trasferimenti per finalità terroristiche, ha dichiarato di essere stato manipolato dalla figlia e di voler tornare ad essere cristiano. Fatima chiedeva insistentemente al padre, nel corso delle chiamate tramite Skipe, di ritirare i soldi dalla liquidazione e di raggiungerla in Siria, trascinando la madre per i capelli se fosse stato necessario.

Le indagini condotte dalla procura di Milano hanno anche evidenziato un flusso continuativo dei cosiddetti foreign fighter da numerosi paesi e la capacità dell’Isis di smistare i volontari. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire i metodi di indottrinamento e arruolamento che avvengono attraverso il web e “la rete sovranazionale che organizza i trasferimenti dei cosiddetti foreign fighters verso il cosiddetto stato islamico e il loro arruolamento e addestramento militare“.


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