Video. Mara, 15 anni, rifiutata dalla scuola: “Sono cieca, ma voglio studiare!”


Più che un diritto, andare a scuola, nella percezione dei giovanissimi rappresenta un noioso dovere; Mara, invece, 15 anni, reclama, alle telecamere di Fanpage, il diritto di studiare per diventare insegnante di sostegno: probabilmente, è proprio quando non ti permettono di studiare come tutti gli altri che arriva la coscienza civica di cosa le istituzioni ti debbano garantire. Mara è una non vedente e, fino a poco tempo fa, frequentava il Liceo Classico Panzini, il quale, tuttavia, dista da casa sua circa 25 km. La Regione non si fa carico della spesa per il trasporto giornaliero e i genitori non possono sostenere il ritmo economico, cosicché scelgono per Mara un’altra scuola, più vicino casa: l’istituto psicopedagogico Matilde Serao, di Pomigliano d’arco. Quest’ultimo è perfetto per la giovane donna, poiché il suo sogno è, come anticipato, diventare insegnante di sostegno.

Ma l’istituto in questione nega alla madre di Mara la l’insegnante di sostegno. La genitrice, allora, si reca dalla preside con una domanda scritta per la richiesta del supporto alla figlia, ma la donna rifiuta di accettare il documento e di motivare la sua decisione. Pertanto, la famiglia di Mara è costretta a fare ricorso al Tar.

Nel video la donna reclama apertamente il diritto allo studio anche per i ragazzi che non sono normo-dotati, aspettandosi una risposta dal Provveditorato.

Una risposta che, ci auguriamo, arrivi tempestiva poichè situazioni del genere rappresentano un tassello fallimentare nelle istituzioni e nella vicinanza che devono necessariamente avere con i propri cittadini.


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