Il Dj Techno più famoso al mondo: “Amo Napoli e vi spiego il perchè…”

Dave Clarke


Dave Clarke è una vera e propria leggenda nel mondo della musica Techno: un dj pungente e capace, considerato un idolo indiscusso da tutti gli appassionati del genere. Quello che ha reso celebre Clarke, anche più della sua abilità alla console, è la sua fama di persona schietta e sincera: una caratteristica che l’ha sempre portato a dire quello che pensava, a prescindere dalla convenienza, o meno, di simili dichiarazioni.

E’ proprio con questa intrinseca predisposizione che il dj si è lasciato andare in un’intervista ai ragazzi di soundwall.it, durante la sua ultima esibizione nella sua città, Amsterdam. L’artista, ex giornalista d’inchiesta, ha sparato a zero sulla musica moderna, sul funzionamento marcio di determinati settori e sul suo carattere non sempre accomodante. Quello, però, che ha sorpreso di più gli ascoltatori è stata un’improvvisa e sentita dichiarazione d’amore verso Napoli ed il pubblico napoletano.

“Amo l’Italia. Amo soprattutto Napoli: la amo dal cuore. – Ha dichiarato – Ha significato davvero tanto per me. Il pubblico napoletano è quello più rispettoso, educato ed appassionato.” I giornalisti, allora, hanno subito tenuto a far notare che “rispetto ed educazione” non sono parole associate spesso alla nostra città, ma Clarke ha continuato nella sua lode: “Se non avete capito questo lato di Napoli e dei napoletani, beh, peggio per voi. La città è un casino, lo so: disordine, spazzatura, spaccio, illegalità… Ma oltre a questo, c’è tanto ma tanto di quel cuore. Napoli è una città punk: all’apparenza brutta, sporca, cattiva ed oltraggiosa. Napoli è un porcospino: se la guardi e l’affronti solo in superficie allora ti punge, ti fa male ed è sgradevole. Il segreto però è andare sotto la superficie, andare alla vera essenza di Napoli e della napoletanità. Ma loro non concedono a tutti di farlo: devi essere la persona giusta, avere la sensibilità giusta. Sennò ti lasciano nei tuoi pregiudizi.”

Anche parlando a “cuore aperto” della sua infanzia difficile, della sua educazione sbagliata e di come la musica l’abbia salvato da un destino ben più triste, l’idolo ha voluto rimarcare il profondo rapporto che lo lega alla nostra città: “Ad un certo punto, da giovane, sono stato cacciato di casa ed ero letteralmente un senzatetto, un homeless. Capisci? Sai, probabilmente è per questo che amo così Napoli: so cosa significa vivere nella merda, so quanto sia difficile e quanto sia importante la solidarietà.


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