Trapianti. E’ campano il medico che salva la vita ai bambini malati di cuore



La Campania di nuovo spicca grazie alle sue eccellenze in campo medico. L’episodio ha come protagonista il medico, Antonio Amodeo, originario dell’Irpinia (Monteforte Irpino), responsabile dell’unità di funzione ECMO e assistenza meccanica cardiorespiratoria dell’ospedale Bambin Gesù di Roma. Sua è l’operazione che ha salvato la giovane vita di una ragazza di 16 anni, affetta da una grave forma di miocardiopatia dilatativa.

Come riportato da AvellinoToday.it, l’intervento, consistente nell’impianto di un cuore artificiale a lievitazione magnetica, è stato eseguito come soluzione ponte, in attesa di un cuore compatibile per il trapianto, avvenuto dopo quattro giorni. Tale caso rappresenta il primo esempio di impianto di questo dispositivo in Europa, su persone non adulte, come spiega lo stesso dottor Antonio Amodeo: “”Ci è stata data l’opportunità di utilizzare per primi su un paziente pediatrico questo nuovo dispositivo alla luce dell’esperienza maturata negli anni dal Bambino Gesù nel campo degli impianti di cuori artificiali “.

Il medico campano è già noto come esperto di trapianti di cuori artificiali realizzati su piccoli pazienti. Infatti nel 2010 aveva realizzato il primo trapianto al mondo di cuore artificiale permanente su un ragazzo di 15 anni, affetto da una grave malattia muscolare sistemica che lo escludeva dalla possibilità di qualsiasi tipo di trapianto cardiaco. Ancora nel 2012, come riportato da Dailymail.co.uk, noto giornale britannico, aveva salvato la vita di un bambino di soli 16 mesi, intervenendo con l’impianto del più piccolo cuore artificiale al mondo. Appena 11 grammi hanno consentito al bambino di sopravvivere in attesa di un cuore nuovo.


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